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Mancanza di selezione darwiniana

L’agonia della vergognosa presidenza Jannino ormai procede verso una ineluttabile conclusione. I sostenitori di questa bislacca presidenza ormai si sono infilati nei vicoli ciechi prodotti dalle loro azioni e dalla incapacità di dare spiegazioni delle stesse.
È una mesata ormai che le mail tra i consiglieri si concentrano su precise domande poste a Jannino ed Onori, domande a cui il primo oppone un ostinato muro di silenzio, mentre il secondo prova a sviare l’attenzione insultando, sfottendo e, coadiuvato da Laino, immaginando complotti e crimini di cui accusare il prossimo.
Ma quali sarebbero queste tremende domande, questi devastanti quesiti che nell’ultimo mese stanno provocando tanto sconquasso?

A Jannino si chiede di dare urgentemente risposta, via mail, alle seguenti domande:
Qual’è il contenuto della lettera che spedì all’assessore Olive l’ormai lontano inizio di Novembre? Non se ne conosce neanche la data esatta di spedizione. Sappiamo solo che il 7 Novembre Olive telefonò a Lavorato per riportare lo sdegno suo e di Vizzani per tale missiva, definita oltraggiosa. Tra l’altro un documento ufficiale del CdQ deve essere prodotto dal Consiglio Direttivo, non dal Presidente di nascosto dal Consiglio stesso. Lo dice lo Statuto, quello Statuto che Jannino dovrebbe essere il primo a rispettare, non il primo a violare.
Il 16 Novembre si è tenuta l’Assemblea Consortile. Jannino ed Onori hanno partecipato come uditori. Il senso di tale partecipazione era sapere come si sarebbe svolta la discussione tra il CdA e gli amministratori, discussione che avrebbe avuto come punto di partenza la relazione del Presidente Orlandi. Jannino ed Onori al contrario hanno fornito al Consiglio Direttivo solo tale relazione – tra l’altro inviata dal Consorzio a tutti gli amministratori e quindi facilmente reperibile dai consorziati interessati – spacciandola come un verbale. All’osservazione assai acuta che fin dall’intestazione del documento si potesse evincere come questo fosse una visione parziale della riunione, Onori ha ribadito come a suo dire questo fosse esaustivo. Argomentazione risibile, come qualunque consorziato potrebbe verificare leggendola e successivamente chiedendo al proprio amministratore informazioni sulla riunione stessa.
C’è poi la spinosa questione del sito internet giardinodiroma.org. Nella riunione del 25 Giugno 2012 il Consiglio Direttivo decise di dotare il CdQ di un sito web di proprietà del Comitato stesso. Esisteva un fondo cassa di un’ottantina di euro trasmesso dal precedente Consiglio Direttivo che avrebbe coperto il pagamento dell’hosting per il primo anno. Jannino delegò Onori alla faccenda e già a Settembre le prime polemiche. Anziché creare un sito la cui struttura fosse completamente di proprietà del CdQ, nella persona del suo presidente pro tempore, tale struttura era ospitata su un server di Onori! Oltre ciò Onori aveva pubblicato dei documenti reperiti da Lavorato sui lavori ACEA su Via Mastroianni, aggiungendovi anche altri documenti e attribuendo a Laino il merito di averli trasmessi. Trasmessi forse solo a lui, visto che per la prima volta questi documenti erano stati evidenziati, indipendentemente l’uno dall’altro, dai signori Brandolini e Tripodi sulla mailing list di Google e mai da Laino, in nessun ambito pubblico o relativo al Comitato.
Il 19 Ottobre in una nuova riunione in cui si chiarisce che i documenti da pubblicare debbano essere approvati dal Consiglio Direttivo (lo Statuto parla chiaro), vidimati dal presidente come responsabile legale e poi pubblicati dal gestore del sito. In quella riunione fu designato ufficialmente solo Danilo Asta come gestore del sito.
Perché tutta questa premessa? Perché il 17 Novembre 2012, senza avvertire nemmeno il Consiglio Direttivo, Onori pubblica dei documenti sulla cartellonistica. E solo il 19 Novembre 2012 Jannino invia a lui e al Consiglio Direttivo l’autorizzazione alla pubblicazione. Quindi il Consiglio non aveva autorizzato nessuna pubblicazione, Onori pubblica e successivamente Jannino vidima… Non si sa che cosa visto che il Consiglio non aveva autorizzato nulla.
Alla richiesta del perché dopo il 19 Ottobre ancora gestisse il sito, Onori risponde di esserne stato autorizzato dal Consiglio. Alla richiesta di fornire il verbale in cui fosse riportata tale autorizzazione… Silenzio!
Alla richiesta del perché avesse pubblicato dei documenti all’insaputa del Consiglio e senza autorizzazione, Onori risponde che a suo dire avrebbe avuto una autorizzazione verbale da Jannino. Strano, visto che Jannino neanche produce un respiro senza scriverlo e protocollarlo. E comunque a nulla sarebbe servita tale autorizzazione, vista la mancanza di autorizzazione del Consiglio Direttivo.
Ma Onori ha pensato che la miglior difesa dev’essere l’attacco e ha ben pensato, anziché rispondere alle domande, di buttarla in caciara, per utilizzare un’espressione romana!
Ma voi pensate che la sua strategia d’attacco sia un qualcosa di fine e ragionato? Illusi.
Ha iniziato ad intromettersi in una discussione via mail tra me e la Ciciariello sulla questione autorizzazioni criticando la mia ferrea logica e dichiarandosi illogico – forse pensava di risultare spiritoso, non so…
Ha iniziato a chiamarmi con un cognome non mio, prendendo spunto da un mio post, pensando forse di irritarmi ma riuscendo solo a farmi pena e a dare l’idea di essere in preda ad un profondo smarrimento.
Ha nel contempo provato ad attaccare Lavorato quando questi gli ha chiesto di smettere di tergiversare e di raccontare cosa mai abbia fatto nella sua commissione in questi primi sei mesi.
Poi, supportato da Laino, ha tentato di sfruttare un volantino pubblicitario di una festa di quartiere del 2008 e, grazie alla sua illogicità, ha provato a lanciare confuse e non documentate accuse verso una quindicina di persone diverse: esponenti passati e presenti del XIII Municipio, negozianti del quartiere, membri passati e presenti del CdQ. Il tutto non solo in maniera confusa e frammentaria – tanto da non potervene raccontare meglio visto che hanno buttato nel calderone molte altre illogiche conclusioni a cui loro soli sono giunti e personalmente mi sono perso di farneticazione in farneticazione – ma senza neanche che i due, Onori e Laino, si assumessero la responsabilità delle loro accuse presentando un documento organico e sensato validato dalle loro firme.
Insomma un confuso tentativo di sviare l’attenzione per non rispondere alle domande che legittimamente sono state poste a Jannino e Onori sulle loro mancanze.
Il tutto corredato dall’assordante silenzio di Jannino, che come Presidente avrebbe avuto il dovere non solo di rispondere ai quesiti a lui avanzati, ma di pretendere da Onori le risposte a cui si stava sottraendo. Il tutto a maggior conferma di quanto emerso dalle contestazioni dell’Assemblea Pubblica del 10 Novembre 2012: inadeguatezza al ruolo per incapacità manifesta e mancanza di tempo da dedicare alla bisogna.
A questo punto la minoranza deve prendere atto che c’è una ferrea volontà del Presidente del Comitato e del presidente della Commissione per i Rapporti col Consorzio a non assumersi la responsabilità delle proprie azioni e a tenere nascosti il più a lungo possibile dei documenti ufficiali del CdQ sia alla maggioranza dei Consiglieri stessi sia, cosa ancor più grave se possibile, alla popolazione che votando aveva legittimato il Comitato.
Preso atto di ciò restano alcune considerazioni. Perché? Perché accade tutto questo? Perché alcune persone assumono comportamenti di tal risma?
Volendo escludere fini reconditi e assai fantasiosi, resta la mancanza di selezione darwiniana.
Ve lo ricordate Darwin? Quello che diceva che in base alla selezione naturale solo il piu forte, solo il più intelligente va avanti? Nella nostra società quasi tutti hanno la fortuna di poter trovare un sostentamento con un lavoro, le medicine ci permettono di vincere le malattie più comuni. Manca quindi la selezione naturale ad eccellere e ci ritroviamo un mucchio di persone a proporsi per posizioni di responsabilità, posizioni per cui sono palesemente inadeguate. In Italia poi la situazione, come sempre, tende ad essere iperbolica! E nel nostro quartiere sembra proprio che non si riesca a discostarsi dalla media nazionale.