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Nei boschi eterni

nei_boschi_eterniSe Vargas era sembrata a volte incerta e zoppicante nei romanzi precedenti è con Nei boschi eterni che mette giù una storia strepitosa. Un’indagine che, per citarne le parole, nasce fragile come una visione. Un’indagine che si regge su un filo. Un filo tenue, ma un filo che tuttavia esiste. E così il lettore spazia tra tombe violate, cervi uccisi, leggende medioevali, fantasmi settecenteschi, scorci di vita di campagna in Normandia. E resta incollato al libro innamorandosi di tutti i personaggi, dai membri dell’anticrimine alla “adunanza degli uomini” del villaggio di Haroncourt.

– Finisca la storia, Veyrenc.

– E’ indispensabile?

– Credo di si.

– E perché?

– Perché è il nostro lavoro, finire le storie. Se vuole incominciarle, torni a fare il professore. Se vuole concluderle, rimanga poliziotto.