Philippe Besson in questo libro si mette a nudo, diventa contemporaneamente autore ed attore della storia che racconta – ma forse un po’ l’aveva fatto anche nei romanzi precedenti, come lui stesso fa dire ad uno dei personaggi nelle ultime pagine del libro. Quella che racconta è la storia struggente e malinconica di un amore adolescenziale taciuto, nascosto, vissuto in clandestinità. La storia di un amore omosessuale in un piccolo villaggio della campagna francese degli anni ’80, quando l’omosessualità era un tabù insormontabile. Di Besson mi piace molto lo stile che caratterizza la sua scrittura. La delicatezza nell’esprimere il dolore, l’angoscia, la paura, la passione. La sua è una scrittura ricercata, attenta, accurata nel trovare i termini sempre giusti per esprimere sentimenti e situazioni, per narrare al meglio quello che spesso risulta difficile da raccontare. L’avevo apprezzato in Un ragazzo italiano (link qui) ed ho trovato una conferma in questo Non mentirmi.