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Oltre il confine

Oltre_il_confineOltre il confine di Cormac McCarthy è un libro difficile da recensire. Lo è perché ha pregi e difetti. Lo è perché McCarthy è un grande scrittore ma non è uno scrittore per tutti. Mentre lo leggi nessuno ti dice quello che pensano i personaggi. Qui tutti parlano poco. E, quando parlano, dicono solo l’essenziale. Tutto il resto lo devi dedurre dalle loro azioni. E da quelle devi capire il loro rapporto con il mondo. La prima parte – perché il libro è diviso in quattro parti – la prima parte, dicevo, quella di Billy e della lupa, è stupenda. Vale la pena mettervi il link ad una vecchia recensione di Baricco per una trasmissione della RAI – quando la RAI ancora forniva, male ma ancora forniva un servizio pubblico.

Oltre il confine è scritto bene. La storia è… beh, alla fine non c’è una vera trama. In fondo è un romanzo di formazione. E’ la storia di Billy, della sua solitudine, dei suoi incontri e quindi la storia di queste altre persone. Di quelle buone e di quelle malvagie. Troppe frasi in spagnolo non tradotte mi hanno rotto il ritmo, questo lo ammetto. Ma alla fine mi è restato un sontuoso affresco di un mondo spietato popolato da personaggi veri.