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Onori e le solite menzogne

Incredibile! Non ti puoi distrarre un attimo che la piccola macchina del fango del quartiere riciccia fuori: Roberto Onori!!!! A volte mi chiedo come si faccia ad essere così determinati nel distorcere la realtà solo per tentare di tirar acqua al proprio mulino. Ma non è meglio provare a farle le cose – provare, riuscire, più spesso fallire – mettersi in gioco insomma, ma in maniera trasparente? Senza tentare sempre, sempre, sempre di distorcere l’altrui tentativo solo per i soliti miseri, tristi, interessi di bottega? Mi sa che io e lui siamo proprio persone diverse…

Vabbè, veniamo a noi e alla nostra rubrica di corretta informazione. Argomento l’elettrosmog e l’ultimo post del nostro eroe sulla questione.

In passato ho tentato più volte di far spostare entrambe le antenne Vodafone e Wind lontano dal Quartiere Giardino di Roma. Purtroppo il Comitato di Quartiere, pur non avendo alcuna rappresentanza effettiva del quartiere stesso, perchè non è mai stato espressione di una elezione pubblica, si è rapportato sia con le Istituzioni, sia con le aziende coinvolte, attribuendosi una sorta di vox populi, però rimanendo sempre chiuso in se stesso, senza accettare la collaborazione mia e di altre persone che nel tempo gli si erano avvicinate, andando avanti per la sua strada.

Iniziamo come al solito con l’analizzare l’incipit, una vera selva oscura di menzogne. Vi piace la citazione pseudo dantesca?!? 😛

  1. A tentare di far spostare le due antenne in realtà sono state più persone. Il Comitato di Quartiere che, com’è documentato sul sito, ha seguito costantemente la vicenda contattando pubblici amministratori e dirigenti delle aziende di telecomunicazione. Come dice il proverbio? Verba volant, scripta manent. Chissà quanti scripta avrà collezionato Onori… In verità il CdQ non è stato solo in questa lotta. A più riprese nel tempo vari cittadini per lo più residenti a Via De Lullo hanno apportato un contributo valido e fondamentale. L’ho già fatto, ma colgo l’occasione per ringraziare di nuovo tutti quanti per l’impegno durato anni.
  2. Leggo che il Comitato di Quartiere non avrebbe rappresentanza. Peccato che quando fu formato i membri furono eletti in un’Assemblea Pubblica. Dato che un Comitato non è un partito politico alle elezioni – ma Onori confonde spesso le due cose – partecipò chi volle. Quanto bastava a riempire la palestra della scuola a Via De Lullo. E scusate se è poco… La cosa buffa è che proprio Onori guarda la pagliuzza nell’occhio del prossimo, ignorando la trave nel suo. E’ infatti Onori che non gode di nessuna rappresentanza visto che si fregia di essere il rappresentate territoriale di un’associazione culturale… eletto? ahahahahahahaha Ma se sul suo sito non c’è traccia nemmeno di uno statuto, di una scadenza, di un organigramma. Mi vien da chiedermi se mai fosse solo lui il componente di Teorema nel XIII Municipio???? Che per caso si è auto eletto e si auto vota ogni anno? ahahahahahaha
  3. E veniamo al perché dopo un incontro con Onori ed una iniziale collaborazione con lui, tutto si è sfasciato. L’impegno civico – a mio parere – vuol dire studiare carte e documenti, pianificare il proprio operato, agire. Per Onori invece vuol dire far da megafono a qualunque voce senza verificare, senza approfondire, senza non solo la benché minima conoscenza delle questioni affrontate, ma nemmeno alcuna volontà di conoscerle le questioni. Rimando al mio ultimo articolo sul depuratore a mo’ di esempio.
  4. Tanto per chiudere, se il Comitato fosse stato chiuso, com’è che ultimamente è entrato a farne parte Giancarlo Laino? Laino da vita anch’egli ad un’associazione culturale Giardino di Roma. Senza contare i cambi avvenuti nel passato nell’organigramma, sempre pubblicato nel sito del Comitato. Come pubblicati sono i verbali delle riunioni. Che strana razza di carbonari che sono questi del Comitato. Chissà che senso avrà rendere tutto pubblico e poi non collaborare con nessuno. A meno che per qualcuno non collaborare con lui vuol dire non collaborare con nessuno. Bah…

Il risultato, limitatamente all’elettrosmog, è stato il solo spostamento dell’antenna Vodafone nel sito di Wind.

Il momento di smantellamento dell’antenna Vodafone è stato celebrato dallo stesso Comitato di Quartiere, tappezzando il quartiere con manifesti, come al cospetto una grande vittora.

Peccato che non era funzionante da parecchi mesi prima.

Peccato che si poteva ottenere molto di più. Questo perchè il Presidente del Municipio XIII si era già espresso favorevolmente nel trovare un’alternativa anche all’attuale sito di Wind ed un impegno del Comitato di Quartiere nella stessa direzione che avevo proposto, ci avrebbe, forse, consentito di spostare entrambe le antenne veramente lontano dalle abitazioni.

Ma è subito dopo la premessa che arriva il bello. Roba forte. Addirittura fantasie e sogni trasformati in una realtà possibile! Ma andiamo con ordine. L’antenna Vodafone era stata disattivata da vari mesi. Ma l’uomo nella vita ha bisogno di simboli. Come quando per combattere la pena di morte ci si unisce per salvare la vita di un condannato. Uno solo, tra molti, che assurga a simbolo e scuota le coscienze. Così lo smantellamento del traliccio è stato per la popolazione del quartiere il simbolo delle lotte possibili, delle vittorie dei semplici cittadini contro gli interessi economici e contro una politica indifferente – la legge richiede di informare i cittadini dell’arrivo di un’antenna radiomobile e la vecchia amministrazione Orneli non lo fece.

Per quanto riguarda la chiosa finale è bene che tutti sappiano che Vizzani, il Presidente del XIII Municipio, s’è detto favorevole a molte cose. Poi nei fatti… lasciam perdere. E’ ovvio poi, se avete compreso come agisce il personaggio Onori, che non è vero che lui abbia proposto chissà quale uovo di Colombo. TUTTI (Comitato, Vizzani, Onori, singoli cittadini del quartiere, parenti ed amici di passaggio…) hanno proposto di allontanare dall’abitato l’antenna Wind. Personalmente – e nel CdQ sono da sempre fautore di questa linea – penso che le cose vadano fatte una alla volta per farle per bene. Ora che non c’è più il traliccio Vodafone è l’ora di affrontare la Wind per trovare una possibile soluzione alternativa.

Oggi invece ci ritroviamo con una antenna che ha, orientativamente, raddoppiato la sua potenza (Vodafone + Wind), ed è sita a ridosso delle abitazioni di via Paolo Stoppa e comunque, al di là  del tripudio del Comitato di Quartiere, ancora troppo vicina allo stesso quartiere.

 Beh, qui in effetti dovremmo sapere quanto sia la reale emissione delle antenne. La Vodafone nella sua vecchia sede era attiva per 1/3 della sua potenza massima. Della Wind non so. Che sia troppo vicina è indubbio. Sempre nei limiti di legge però. E questo complica di molto le cose.

E le disposizioni contenute nel Decreto Sviluppo dello scorso ottobre arrivano come un macigno.

I limiti per gli impianti di telefonia mobile sono stati aumentati del 70% e sono da considerare all’interno degli edifici! Il limite attuale per l’Italia è di ben 6 volt per metro, un limite che, al di là delle controversie internazionali sulla nocività o meno degli impianti (vi ricordo che di recente è stato pubblicato una ricerca a livello europeo per i cellulari per nulla rassicurante) non può che destare molta preoccupazione visto il suo prossimo effettivo innalzamento.

Limite che oltretutto fino adesso veniva valutato in sei minuti a massima potenza, ma che per il futuro consisterà in una valutazione media nell’arco delle 24 ore, che comporterà, a detta degli organi di controllo, per tutti noi una esposizione superiore specialmente nelle ore notturne.

Infine cito l’Ispra che in una nota indirizzata al Governo fa riferimento al rischio cancro: “Lo Iarc (International agency for research on cancer) ha reso noto  di aver classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come possibilmente cancerogeni per l’uomo”.

Qui non dico nulla. Se continuiamo con la vecchia politica questo è quello che otteniamo.

A breve si sosterranno, finalmente, delle votazioni pubbliche per formare un Comitato di Quartiere che sia vera espressione del territorio e custode di esso. Il mio augurio, per tutti noi, è che il problema dell’elettrosmog, in particolar modo legato anche agli elettrodotti che attraversano il quartiere, torni ad essere, nel NUOVO Comitato di Quartiere, un VERO obiettivo prioritario per la salute di tutti noi.

Eccoci!!!!! Il Comitato di Quartiere, già eletto in un’Assemblea Pubblica, ne indirà un’altra per rinnovare il proprio mandato. E Onori? Quand’è che l’Associazione Teorema indirà tra i suoi ignoti iscritti un’elezione per rinnovare la carica di Rappresentante Territoriale?

A questo punto però mi tocca chissà… forse… ringraziare Onori. Ammetto che stò valutando se ricandidarmi o meno nel prossimo Comitato di Quartiere. Non avendo manie di protagonismo – qualcuno ha detto Roberto Onori?!? – stò riflettendo che se saranno in molti a candidarsi alla carica di Consigliere potrebbe essere giusto fare un passo indietro per dare spazio a forze fresche. Però… come fai a tirarti indietro davanti alla piccola macchina del fango? Vuoi mettere il gusto che si prova a sconfiggerla ed umiliarla sbattendogli in faccia, come poco sopra, tutte le sue menzogne!!! 🙂

Stay tuned