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Prove di assedio (forse?) senza metro [agg.]

Come vi avevo accennato sono in corso i lavori per questa nuova linea elettrica interrata. Leggo ora che per questi lavori Via di Malafede sarà percorribile in senso alternato in direzione Colombo a senso unico in direzione Ostiense dal 22 Ottobre al 10 Novembre a senso unico direzione Colombo dal 24 Ottobre al 10 Novembre. [Le correzioni spero siano dovute alle conseguenze delle numerose mail inviate dai cittadini alla Polizia di Roma Capitale sul pressappochismo delle prime decisioni annunciate da Olive…]

Quello che veramente mi da sui nervi è che questa notizia venga data da un certo Olive, che riveste il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici del XIII Municipio.

Qualcuno ricorda il nome? Olive è lo stesso personaggio che ottusamente da anni si rifiuta di risistemare Via di Malafede perché questo lavoro rientra nelle opere a scomputo che Caltagirone dovrebbe fare – insieme alla metro e ad una asilo – per poter edificare le ultime due palazzine a Via di Fiumalbo.

Da anni quindi siamo costretti a transitare su una via disastrata perchè l’amministrazione pubblica – parole di Olive – non vuole fare un favore al costruttore. Come dire: oggi non mi lavo le mani perchè domani me le risporcherò!

Il problema vero poi è che il presunto favore rischia di non essere comunque mai fatto!

Questo perché non si può dar per scontata la costruzione della fermata metro.

Grazie all’opera della Commissione Rapporti con le Istituzioni del CdQ di quartiere – per inciso la commissione presieduta da Antonio Lavorato e a cui collaboriamo io, Antonio Gliro, Maurizio Vinci e Giuliano Morezzi: la minoranza operosa – sappiamo che l’Ente Bacino del Tevere ha dato parere favorevole alla costruzione della fermata, salvo richiedere la costruzione di due argini sul Fosso di Malafede.

Quando ho chiesto lumi sul costo dell’opera mi è stata sparata la cifra di un milione di euro. Personalmente penso sia una cifra eccessivamente sovrastimata dal funzionario dell’Ente, comunque le dichiarazioni in Conferenza dei Servizi da parte di Regione e Comune sono rimaste invariate: diamo tutti i nulla osta, basta che sia il privato – quindi Caltagirone – a pagare.

Quindi ora tutto è di nuovo fermo in attesa delle decisioni e delle convenienze del costruttore. L’ultima volta che fu interrogato da qualcuno di noi sull’argomento, l’architetto Panebianco, colui che per conto del Gruppo Caltagirone si occupa della questione, disse che il progetto andava aggiornato e che questo avrebbe comportato del tempo. Tempo che al momento sembra non essere ancora scaduto…

Quindi se il costruttore non reputasse più conveniente affrontare tutte queste spese a fronte del poter costruire e vendere due palazzine di mini appartamenti, rimarremo come siamo adesso. Avendo solo penato tanto su Via di Malafede perchè Olive non voleva fare un favore a Caltagirone! Ma soprattutto negando a noi cittadini non un favore, ma UN DIRITTO: quello di non rischiare la vita su una strada distrutta!