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Puntualizzazioni su GdR

Penso sia il caso di metter giù qualche appunto su alcune questioni relative a Giardino di Roma. Lo faccio perchè ciclicamente alcuni temi sono rimessi in discussione e ogni volta sembra che non se ne sia mai parlato. E allora lascio un riferimento scritto da consultarsi quando lo si vuole.

Siamo un consorzio. Ahimè è così. La convenzione tra il Comune di Roma ed il costruttore – nel nostro caso Caltagirone – è chiara. Abbiamo doveri ma non diritti nei confronti del Comune. Dobbiamo pagare al Comune per dei servizi che sono svolti sul territorio del Comune ma non da noi, se non per gentile concessione. Ed è inutile lamentarsi. Siamo de facto cittadini di serie b, costretti a pagare due volte per i servizi. E l’amministrazione, sia la passata di centrosinistra che l’attuale di centrodestra, non ha nessuna convenienza, nè intenzione, di cambiare lo staus quo finchè i collaudi non saranno stati effettuati. Lo hanno dichiarato ormai più e più volte.
Per esempio dobbiamo pagare la Tariffa Rifiuti, anche se l’AMA non è obbligata a svolgere attività di alcun genere da noi. E’ vero che ritirano i rifiuti dai cassonetti e che ogni tanto puliscono qualche marciapiede, ma ciò avviene solo in virtù di pressioni fatte dal XIII Municipio e non per alcun obbligo. E’ un favore quello che ci fanno! La posizione ufficiale dell’AMA è che i proventi della Ta.Ri. servono per la pulizia dell’intera città e non del posto dove vive ogni singolo contribuente.
Altro esempio, l’illuminazione pubblica. Noi non siamo serviti dal servizio dell’ACEA per la pubblica illuminazione. Siamo un cliente privato dell’ACEA, servito da una società distinta da quella che serve la città di Roma. Tant’evvero che se si contatta il numero verde dell’ACEA per i guasti la richiesta di assistenza rimane inevasa. Ed è parimenti inutile scrivere a giornali e ad altri media. In caso di disservizi è il Consorzio che deve contattare tale società per le riparazioni. Rispetto ad un anno fà molto s’è fatto, visto che ora alcuni membri del Consiglio di Amministrazione del Consorzio vivono nel quartiere e possono tempestivamente adoperarsi per risolvere tali disservizi.
Altra questione: la sicurezza stradale. Dobbiamo essere obiettivi. La segnaletica nel quartiere, anche se non esaustiva, è sufficiente a determinare limiti di velocità, zone di parcheggio e sensi di marcia. Purtroppo sembra che le persone appena vedono un rettilineo debbano schiacciare per forza l’acceleratore. Via Troisi è ormai soprannominata a ragione autodromo Troisi. Con tutti i rischi di incidenti connessi. A ben vedere il limite di velocità sulla via è di 30 Km/h. Se uno ci sfreccia a 130 Km/h è un criminale. Detto ciò si potrebbero tirare fuori varie soluzioni per costringere i nostri incivili concittadini a rallentare: strisce pedonali rialzate, rotonde agli incroci. Ma… C’è un ma: siamo un consorzio. Il che vuol dire, come sempre, che dobbiamo pagarcele da noi. E, dato che molti non pagano le rate consortili, questo è un consorzio povero e non può permettersi nè le strisce pedonali rialzate, nè le rotonde. E nemmeno un adeguamento o un rifacimento della segnaletica. Cassa vuota = autodromo aperto. Stesso discorso per chi se ne frega dei divieti di parcheggio. Su Via Rissone non si dovrebbe parcheggiare. Ci sono i negozi, è vero. E se uno non fà la spesa e non la carica in macchina, anche se abita a 300 metri dal negozio, che ameba è. Se poi la viuzza, che è già stretta, si riduce ad un vicolo chi se ne importa. La cosa importante era evitare di portare due pacchi a mano a casa!

Chicca finale. Noi siamo un consorzio, ma Via di Malafede è una via comunale. Ti aspetteresti che almeno lì il XIII Municipio si facesse vedere. Ma beati a noi. Ho parlato con l’Assessore Olive1 e con il dott. Berruto2. La via è un colabrodo, si allaga, ha buche, insomma è pericolosa. Necessita di essere rifatta. Ma cosa dico mai. Se la rifacessero farebbero un favore a Caltagirone, che dovrà rifarla chissà quando in virtù delle famose opere a scomputo: fermata metro-asilo nido-rifacimento Via di Malafede. Loro al massimo mettono delle toppe. Li chiami e mandano un camion con un po’ d’asfalto per riempire qualche cratere. Che si riapre il giorno dopo.

- Note all'articolo
  1. delega ai Lavori Pubblici – Mobilità – polizia Comunale per il XIII Municipio []
  2. Ufficio Tecnico del XIII Municipio []