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Ridare vita al vecchio MacBook Pro

Il mio computer portatile, un MacBook Pro, risale al 2010. Parliamo di sette anni fa. Che in elettronica è veramente preistoria! A parte questo parliamo di una macchina solidissima, perfetta nel design e nelle funzioni. Eravamo ancora nel periodo in cui Apple produceva computer definiti “pro” per i professionisti e non per quelli che ora vengono definiti prosumer. Cioè quelle persone che hanno un hobby e hanno voglia e possibilità di investirci pur non avendo veramente l’esigenza di una macchina professionale. E’ una tendenza che la Apple di Tim Cook ha inaugurato, per fare un esempio, abbandonando il software di sviluppo fotografico Aperture per sostituirlo con il più basilare Foto. Sarò chiaro: il MacBook Pro 2016 è una macchina fantastica. SSD velocissimi, porte di nuova generazione, sottile e leggero. Tutto bello, ma…

C’è un ma grosso come una casa. Per quanto sia ottimizzato e performante ha due difetti insormontabili, almeno per le mie esigenze.

Il primo difetto è che, al pari del periodo in cui Apple rimosse i lettori di floppy disk e quelli di CD/DVD, questa è una macchina già pensata e pronta per un futuro che è sicuramente davanti a noi. Ma che ancora non è qui. Le sue porte Thunderbolt 3/USB-C sono capaci di sostituire tutte le connessioni precedenti e di andare molto oltre in capacità di trasferimento dati rispetto a qualunque macchina finora messa in commercio. Però al momento ci costringe ad utilizzare (costosi) connettori per collegare qualunque periferica in nostro possesso. Il secondo difetto è che sull’altare delle dimensioni sempre più contenute si sono sacrificate il lettore SD Card e la tecnologia MagSafe (il cavo di ricarica calamitato). Due cose che in un portatile, per l’uso che personalmente ne faccio, hanno un’importanza notevole.

Quindi bello, bellissimo ma per la configurazione che avrei scelto (15″, processore i7 a 2,9 GHz, Radeon Pro con 4GB di memoria, insomma il più carrozzato perché voglio che un computer mi duri il più a lungo possibile e sia il più performante possibile) sinceramente 3600 euro mi sembravano un po’ tantini. Anche in relazione ai limiti a cui ho accennato in precedenza.

Il problema è che con sette anni sulle spalle, nonostante sia ancora supportato da Apple per l’aggiornamento del sistema operativo, avviare ed utilizzare il mio MacBook Pro 2010 era diventata un’operazione lenta e penosa. Certo, dopo l’avvento dell’iPad molto dell’uso che ne facevo quando lo comprai – sinteticamente possiamo definirlo il fruire di contenuti: utilizzo dei social network, guardare video, leggere pagine web – ormai lo svolgo molto più agevolmente con l’iPad stesso. Il tablet è molto comodo, leggero, trasportabilissimo. Ma… io i contenuti li creo anche!!! Per lo sviluppo delle fotografie comprai successivamente un iMac. Lo schermo a 27″ aiuta tanto e tra fusion drive e adeguata memoria debbo dire che non ho problemi. Uno schermo così grande sicuramente non è proprio l’ideale per scrivere testi ed impaginare documenti – alla fine non ho proprio la vista di un’aquila – ma poco male. Il limite che stavo soffrendo era farlo NON alla scrivania, sia che volessi farlo in un’altra stanza, sia che volevi farlo fuori casa. Insomma, nonostante tutto, mi mancava un portatile!

Allora ho provato a sfruttare l’iPad anche per creare contenuti. Ho acquistato una tastiera esterna – se ne trovano a buon mercato se uno vuole fare, come me, una prova – e mi sono cimentato. Nonostante quanto sostenuto da alcuni però, debbo ammettere che iOS è molto farraginoso quando deve fungere da sistema operativo simil-desktop. Gli appassionati di informatica e del mondo Apple magari sapranno che ci sono persone che svolgono tutta la loro attività professionale con un iPad ed una tastiera. Un esempio noto è Federico Viticci che scrive e gestisce il sito MacStories così. Addirittura tiene una rubrica sull’utilizzo dell’iPad come computer principale. La trovate qui. Viticci si troverà pure bene, ma nella mia esperienza troppe operazioni risultano scomode e macchinose su un tablet. Questo nonostante le ultime migliorie introdotte con iOS 10. Parlo di split view (la possibilità di dividere lo schermo in due per utilizzare applicazioni differenti in contemporanea) e di PIP (il Picture In Picture, la possibilità di mantenere un video in primo piano anche utilizzando un’applicazione diversa da quella dove il video è ospitato)

In mio aiuto è arrivato inatteso un articolo sul sito Saggiamente. Articolo dal titolo: Il vostro Mac non è più come quando l’avete comprato? BuyDifferent ha la soluzione per voi. L’articolo parlava di una promozione della società BuyDifferent che faceva proprio al caso mio: upgrade dell’hard disk ad un SSD, incremento della RAM e sostituzione batteria. Con la possibilità di farsi spedire i pezzi per effettuare le sostituzioni da soli. Oppure di spedire il Mac e di far fare tutto a loro. La promozione includeva anche un buono sconto che andava a coprire le spese di spedizione. Come non approfittarne?!? Infatti ne ho approfittato. Ho immesso nel loro sistema i dettagli della mia macchina et voilà… mi si è aperto un mondo di opzioni per rendere di nuovo performante la mia macchina!

Ho fatto le mie scelte ed in meno di una settimana ed al costo di circa 500 euro adesso il mio MacBook Pro 2010 ha raddoppiato la RAM da 4 ad 8 Gb, ha un SSD da 480 GB ed una batteria nuova. E’ molto più rapido nell’avviarsi ed è funzionale come quando lo acquistai

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