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Riscossione quote consortili

L’argomento ormai è di eccezionale importanza.
E’ fondamentale ormai che ognuno di noi passi dai propositi ai fatti. Noi viviamo in una situazione surreale. Potremmo avere un quartiere pulito, curato e pieno di migliorie, ma ci neghiamo tutto ciò spesso per inedia.
Perchè scrivo questo? Vi racconto e nel contempo lancio un appello alle persone di buona volontà affinchè si facciano promotrici verso i propri amministratori della necessità di riscuotere le quote consortili dai morosi.

A Gennaio come CdQ avevamo pensato di far potare i 120 alberi del quartiere. I rami bassi sbattono sulla faccia di chi incautamente ci passa troppo vicino. Abbiamo quindi girato il quartiere, contato gli alberi, contattato la ditta di gestione del verde, ottenuto un preventivo vantaggioso e fatto presentare al CdA del Consorzio sia la nostra proposta che il preventivo.
La risposta onesta e sconsolata del Presidente, Orlandi, è stata: tutto si può fare, con i soldi in cassa. Vista la cassa infatti il CdA ha ritenuto non attuabile la potatura.

Bene, dopo questo sfogo vediamo di inquadrare correttamente il problema.

Da Statuto noi paghiamo le quote consortili non direttamente al Consorzio ma al Condominio in cui abitiamo. Sarà poi l’amministratore del condominio a versare al Consorzio le nostre rate.

Occorre quindi che persone di buona volontà attuino nel proprio condominio questa linea d’azione:
1) Studiare bene il proprio bilancio condominiale onde appurare l’entità e la ripartizione delle morosità.
2) Nel caso dal bilancio non si riesca a valutare correttamente la situazione contabile verso il Consorzio, attivarsi presso il proprio amministratore per avere chiarimenti. Molti condomini risultano pesantemente morosi e si stanno esponendo ad azioni legali da parte del Consorzio.
3) Una volta appurata la situazione contabile, attivarsi presso il proprio amministratore affinchè riscuota senza indugi o scuse il dovuto. E una volta riscosso il dovuto, attivarsi affinchè questo venga versato quanto prima al Consorzio. Per intero e non in parte, come si racconta facciano alcuni amministratori.

Il rifiutarsi di pagare le quote consortili non solo reca grave danno a tutta la comunità che abita nel quartiere, ma espone il Consorzio al commissariamento.
Il Consorzio infatti non è un’azienda che può fallire. Se non riesce a pagare i propri fornitori, verrà commissariato. Ci sarà quindi un burocrate nominato dal tribunale che riscuoterà a suon di decreti ingiuntivi le morosità. Con un enorme aumento dei costi per tutti noi (chi intraprende la strada dei decreti deve anticipare un sacco di soldi) e con la perdita della possibilità di incidere nella vita del quartiere. Ora infatti, se i conti fossero in ordine, potremmo mettere dei semafori/strisce pedonali rialzate su Via Troisi, piantare altri alberi, avere zone dedicate ai cani, ecc. Non le abbiamo ora con i conti disastrati e non le avremmo mai se fossimo commissariati!

Rinnovo quindi un appello a tutti affinchè si facciano promotori di un’azione di sensibilizzazione sia verso i propri condomini sia verso i propri amministratori.