Sirene: il mistero svelato (link qui) è una fiction impostata a mo’ di documentario.
Una fiction veramente ben fatta. Basandosi sulla teoria della scimmia acquatica la narrazione procede con un ritmo incalzante attraverso rinvenimenti, ricostruzioni e testimonianze per svelarci una verità nascosta. L’effetto finale è così verosimile che, complice anche il marchio Discovery Channel, ha tratto in inganno molti spettatori inconsapevoli. Qui sotto potete godervi il promo:
Comunque in breve la trama è questa: un gruppo di scienziati assiste a una serie di spiaggiamenti di balene e cerca di rinvenirne le cause. Le ricerche però vengono interrotte quando la U.S. Navy giunge sul posto e prende il controllo della spiaggia. Durante le prime analisi effettuate sul posto, emergono comunque varie tracce che spingono i ricercatori a credere che le balene non fossero gli unici animali presenti sulla riva e ad accusare la Marina di testare armi sperimentali ad ultrasuoni che provocano la morte della fauna marina.
Gli scienziati del NOAA proseguono le loro ricerche spostandosi in Sudafrica. Qui rinvengono sia lo scheletro di un cranio che presenta somiglianze strutturali vicine a quelle umane, sia uno strano arto simile a una mano. Una mattina presto però, quando in laboratorio non è presente nessun membro del team, le forze dell’ordine confiscano ogni prova e analisi di laboratorio, impedendo di fatto il proseguimento delle ricerche. L’unico file che la polizia non sequestra è quello contenente la registrazione di una misteriosa traccia vocale registrata nell’Oceano Pacifico e molto simile nel timbro alla voce umana.
Mentre alcuni ricercatori della squadra porteranno avanti le ricerche, altri invece si arrenderanno, persuasi dal fatto che, se in tutto questo tempo nessuno abbia mai visto i presunti esseri misteriosi (chiamati sirene per l’affinità con le creature mitologiche), sia perché essi non si vogliano far trovare e che, anzi, nascondendosi si garantiscano la sopravvivenza.
Nel documentario, inoltre, sono presenti alcune digressioni che mostrano come questa ipotetica creatura potrebbe discendere dallo stesso ramo evolutivo dell’uomo, evidenziando come alcune caratteristiche somatiche e strutturali degli esseri umani siano più vicine a quelle di una creatura adatta alla vita marina più che alla vita terrestre (la teoria della scimmia acquatica di cui accennavo prima).