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Solo chi non fa non sbaglia

Sono stupito per come l’approssimarsi delle elezioni per il rinnovo del Comitato di Quartiere possa smuovere sentimenti contrastanti nelle persone. Anche perchè questo è sempre stato un quartiere poco partecipativo. E vedere che gente mai vista nè sentita spunta fuori sempre e solo quando ci sono elezioni di qualsiasi tipo mi lascia ovviamente perplesso.

Chiariamoci. Partecipare non vuol dire stare dietro un computer a scrivere mail o post su Facebook o su un’improbabile sito internet. Partecipare vuol dire altro. Può voler dire sicuramente agire, metterci la faccia. Ma può anche voler dire dare una mano una tantum. O può ancora voler dire partecipare alle Assemblee Pubbliche del CdQ per capire cosa si stá facendo e, magari, contribuire con idee e suggerimenti. Può voler dire queste e tante altre cose. Fatte spesso quando si ha tempo, senza urlare, senza insultare. Cosa non facile ultimamente.

Ma questo è un quartiere poco partecipativo. Quattordici posti nel Consiglio Direttivo del CdQ mai tutti occupati. La possibilità di prendere in toto il controllo del Consorzio mai sfruttata pienamente per mancanza di disponibilità ad assumerne la Presidenza da parte di chiunque sia stato negli anni contattato a riguardo. Assemblee Pubbliche del CdQ che al massimo radunano 30 persone. E sempre nuove persone che si lamentano di non essere informate.

Non ci credete? Argomenti noiosi? Argomenti con scarso appeal? Tempo fa sul gruppo di Facebook dedicato al quartiere era emerso il problema delle polpette avvelenate lasciate nei prati per far del male ai cani. Orrore e sgomento. I cani! I bambini che giocano negli stessi prati! Uno dei membri del gruppo propose un incontro tra i volenterosi che volessero far qualcosa per almeno bonificare le zone incriminate. Si son ritrovati in quattro gatti. Mi si scusi il gioco di parole tra cani e gatti, ma cinque persone su 400 iscritti… beh, fatevi voi il conto in percentuale della partecipazione.

Ora invece, almeno a parole, c’è grande fermento. E questo non può che far piacere.

Quello che mi colpisce invece è anche sentire tanta rabbia da chi fin’ora ha sempre vissuto nell’ombra.

Per gestire le elezioni è stata nominata una commissione elettorale. La commissione ha stabilito i termini per la presentazione delle candidature e la data delle elezioni. E per buona parte del tempo di candidature non ne sono di fatto arrivate. Due, fino a pochi giorni prima. Di numero. C’è stato poi un rush finale – io stesso ho presentato la candidatura sabato 18 – rush che ha portato ad una ventina di candidati. Prima che questo avvenisse, qualcuno preoccupato che il tempo messo a disposizione per presentare le domande fosse stato troppo poco, aveva suggerito una dilazione dei termini stessi. Pensate che queste poche persone s’erano preoccupate che nonostante fossero stati inviati i bandi agli amministratori per farli affiggere nei condomini, nonostante gli avvisi messi su vari siti web e su facebook, nonostante i volantini lasciati nei bar ed in qualche esercizio commerciale compiacente, nonostante tutto questo ci fossero tante persone appunto non ancora informate della possibilità di candidarsi nel CdQ!

Diceva un vecchio proverbio che a lavar la testa all’asino si perde tempo e sapone. Il pettegolezzo gira per il quartiere, come spesso accade prende sostanza, qualcuno lo da per certo e si scatena la ridda di proteste. Senza pensare che non tutti agiscono contro il prossimo, ma a favore, ecco dietrologie sui perchè e sui percome della possibile modifica dei termini.

Addirittura un candidato, sperando di ritrovare dei suoi simili, scrive alla casella mail del CdQ – ed un paio di volte lo stesso identico messaggio sulla bacheca messaggi del sito, tanto per essere più sicuro – speranzoso di trovar in quella sede altri pagliacci suoi consimili. Purtroppo poi dev’esserci rimasto male avendo scoperto di esser rimasto da solo a rappresentare la categoria.

Come dicevo nel titolo, solo chi non fa non sbaglia. E sono veramente curioso di vedere come andranno a finire queste elezioni. Non tanto per chi verrà eletto o meno. Ma per vedere quanto tempo resteranno in carica. Il vecchio CdQ solo nel primo anno di vita fu stravolto completamente da defezioni ed abbandoni. Infatti, come accennavo, tutto cambia. Non è più semplice come prima, accendi il computer e scrivi le prime cavolate che ti passano per la testa. Devi studiare. Documenti e decreti. Roba scritta in burocratichese. Devi fare i conti con la Pubblica Amministrazione, i suoi tempi, i suoi riti. E puoi strepitare quanto vuoi. La Pubblica Amministrazione è indifferente ad invettive e all’ironia. Non parliamo poi dei rapporti con la parte del Consorzio che fa capo al costruttore. Li voglio vedere avviarsi a Via Barberini a ora di cena a battagliare con chi su tanti argomenti ne sa una più del diavolo. La mancanza di umiltà di questi personaggi è già garanzia del loro futuro fallimento.