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Sono passato a Full frame

Per tanti anni ho viaggiato con al collo una reflex aps-c. Per i non addetti ai lavori aps-c non è una parolaccia, anche se poco ci manca, lo ammetto 😂 E’ un acronimo per indicare una dimensione del sensore più piccola di quella corrispondente alle vecchie pellicole da 35mm. La figura qui sotto vi fa visualizzare facilmente la differenza di grandezza tra vari tipi di sensore. Salta subito all’occhio la differenza di dimensione tra aps-c (Nikon e Canon li hanno fatti leggermente differenti ma cambia poco o nulla tra i due) ed il pieno formato. In soldoni il vantaggio è ottenere fotografie con maggiore risoluzione e maggiore “gamma dinamica”. Altra parolaccia per intendere la differenza tra il minimo ed il massimo valore di luminosità che un supporto riesce a registrare 😉

Una reflex con sensore full frame mi permette quindi di migliorare la qualità delle fotografie. Poi che questa migliore qualità si veda o meno lo vedremo… 😅 Sono rimasto con Nikon ed ho acquistato una D750 e due obiettivi con apertura massima a f/2.8: il Nikkor 24-70 ed il Nikkor 70-200.

Innanzitutto voglio rispondere qui ad una domanda che mi è stata posta: perché una reflex e non una delle nuove mirrorless? Fondamentalmente per due motivi. Motivi legati alle mie esigenze e quindi non necessariamente condivisibili da chiunque altro.

In primis perchè sebbene Sony e Nikon abbiano già delle full frame mirrorless di tutto rispetto (avevo considerato una delle Sony Alpha o una Nikon Z), quello che offrono in più rispetto alle reflex è insufficiente a compensare quello che andrei a perdere.

Intendo il parco ottiche – sia nuovo che usato – delle reflex, che è a dir poco sterminato. Pensate che sulla D750 posso montare le ottiche Nikon comprate da mio padre per la sua F2 (link qui)! Così non è per le mirrorless, che hanno tutte nuovi attacchi che rompono questa continuità. Tutte le innovazioni tecnologiche delle mirrorless – penso alla moda del 2019: eye detection (date un’occhiata al video sopra) – consistono in funzioni a mio parere utili più ai videomaker che ai fotografi. E comunque alla fine non sono mai caratteristiche tali da far pendere la mia bilancia verso le mirrorless.

Poi c’è il discorso ergonomia. Fotografare tutto il giorno richiede più che un corpo macchina leggero, un corpo macchina che si possa maneggiare bene. E questa mia necessità elimina buona parte delle mirrorless immesse in commercio in questi ultimi anni. Certo alcune Sony Alpha e le Nikon Z sono macchine adeguate alla bisogna, ma le vecchie reflex all’ergonomia aggiungono anche una affidabilità già rodata sul campo.

Parco ottiche, ergonomia ed affidabilità quindi mi hanno fatto decidere per una reflex. Avevo adocchiato da tempo la Nikon D750. Un modello ben riuscito di cui tutti mi avevano parlato benissimo. Da cinque anni in commercio senza aver mai dato problemi. Una cosa da non dare per scontata, soprattutto se uno pensa ai problemi della Nikon D600, macchina che dopo i primi anni fu sottoposta ad un programma di richiamo per sostituire l’otturatore difettoso. Navigando sul forum di Juzaphoto (link qui), un sito che consulto spesso e che considero una delle principali risorse italiane nel campo della fotografia, mi sono imbattuto in varie persone che avevano effettuato acquisti da un sito di e-commerce chiamato E-Infinity (link qui). I prodotti che offre sono limitati nella varietà rispetto a molti altri negozi online ma i prezzi ottimi.

Per la cronaca nella mia lunga ricerca ho dovuto constatare come il peggiore di tutti i siti di e-commerce per la fotografia sia proprio Amazon, con prezzi sempre elevati sia per il nuovo che per l’usato.

Aver scelto di acquistare due obiettivi diversi per coprire le distanze che di fatto prima coprivo sfruttando un solo obiettivo ovviamente si riflette in una minore comodità quando sono in viaggio. Ma di ritorno dal Giappone, dove sono stato tutti i giorni con il peso dello zaino fotografico a gravare sulle spalle, posso dire che la possibilità di avere una grande apertura a tutte le focali compensa sia la scomodità che la seccatura di dover cambiare spesso gli obiettivi 🙂

CategoriesFotografia