Nel centro sinistra c’è sempre stato un dovere. Quello di predicare urbi et orbi di essere gli unici onesti in politica, gli unici disinteressati all’arricchimento personale, gli unici capaci di gestire efficientemente la cosa pubblica. Ogni volta infatti che hanno assunto il governo di un grande comune, provincia, regione, governo hanno sempre dovuto risanare i conti della vecchia gestione, perennemente disastrosi. L’ultimo governo Prodi non s’è tirato indietro da questo siparietto, come non l’aveva, per onestà di cronaca, fatto nemmeno l’ultimo governo Berlusconi. Son tutti salvatori della patria i nostri politici…
Ma chi ben governa dovrebbe prendere un bilancio, se è in passivo metterlo in attivo e quindi da lì migliorare la vita dei cittadini che amministra. Bene.
La Ragioneria di Stato ci dice, cifra più cifra meno – è il senso che conta, che Rutelli ha chiuso il suo doppio mandato di Sindaco di Roma con un buco di 5 miliardi di euro, mentre Veltroni ha chiuso il suo doppio mandato portando la voragine a 9 miliardi di euro.
A parte che la gentile Ragioneria di Stato ce lo poteva dire prima (ma forse andava incaricata del controllo, in Italia è tutto complicato), adesso io mi chiedo come si debba porre il PD con i suoi due dirigenti.
Leggo che vogliono, dopo l’estate, richiamare in piazza il popolo per trovare sostegno al loro ruolo di opposizione. Rischiano di trovarsi i 5 milioni di romani in coda per avere un contributo per risanare le casse del Comune dopo i 13 anni di gestione del duo di cui prima…