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Stormbird

6786-STORMBIRD.inddStormbird è il primo di una lunga serie di romanzi (sono stati pubblicati soltanto i primi tre) che Iggulden ha dedicato alla lunga Guerra delle Due Rose. Trent’anni di mattanza che videro l’ascesa della dinastia Tudor sul trono d’Inghilterra. Avevo cercato qualcosa sull’argomento spinto dalla solita curiosità mossa dalla visione della sesta stagione televisiva del famoso – o famigerato – Game of Thrones. E’ storia risaputa che George R. R. Martin abbia tratto spunto a piene mani dalla disfida tra le casate Lancaster e York per il trono d’Inghilterra.

Non conoscevo Iggulden ma avevo visto che aveva già sceneggiato due cicli di romanzi. Uno dedicato a Giulio Cesare ed un’altro dedicato a Gengis Khan. Speranzoso ho affrontato quindi la lettura di Stormbird. Che giudizio dare di questo romanzo? Se fossi un professore a scuola, dove avrei dovuto attribuire i classici dieci punti, avrei dato un cinque e mezzo. O un sei meno meno. Di fatto è un romanzo anticipatore della guerra – qui parliamo delle nozze di Enrico VI e Margherita d’Angiò e della fine della Guerra dei Cento Anni con la perdita dei domini inglesi in terra di Francia. Iggulden alterna personaggi storici a personaggi di fantasia per creare una trama avvincente. Ma ahimè vi riesce poco e male. Ma il vero problema è che il ritmo del romanzo scorre lento, troppo lento. Con l’unica eccezione dell’arrivo dei rivoltosi di Jack Cade a Londra. Che però dura il tempo di una notte di violenza.