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The kill gay bill

Le notizie di cronaca lasciano sempre più allibiti. Benedetto XVI, Papa che dovrebbe predicare la pace e la fratellanza tra gli uomini, dovrebbe, si divide tra l’accusare le coppie gay che vogliono acquisire dei diritti simili a quelli delle coppie etero di essere una ferita grave alla giustizia e alla pace. E non pago riceve e benedice in Vaticano anche l’ugandese Rebecca Kadaga, promotrice di una legge che se approvata arrivebbe ad infliggere anche la pena di morte alle persone omosessuali.

avaaz.org

Mi preme intanto diffondere la petizione online promossa da Avaaz.org. Firmatela anche voi, un piccolo gesto che darà lustro alle vostre coscienze.

I governi del mondo – Stati Uniti in testa – stanno prendendo posizioni opposte a quelle dello Stato del Vaticano. Obama ha definito questo disegno di legge odioso! Vanno fatte però alcune lucide considerazioni su queste vicende. Il rischio è quello di marginalizzarle o come il solito anticlericalismo o come una boutade passeggera.

La base che muove le ultime prese di posizione della Chiesa Cattolica è che l’ordine naturale stabilito dalla natura – o da Dio – è che un uomo ed una donna procreino per perpetuare la specie. Posizione chiara e personalmente condivisibile. Il problema è che la Chiesa ha scritto a chiare lettere nei suoi testi sacri – in Italia largamente ignorati sia dai molti cattolici-credenti-ma-non-praticanti quanto dai credenti-e-praticanti – che il mondo si divide in bianco e nero, in bene e male, senza possibilità di mediazioni. Lucifero era un angelo che si ribellò all’autorità di Dio e per questo, con i suoi seguaci, fu dannato e sprofondato nelle viscere della terra, dove regnò sull’Inferno. Quella che nelle chiacchiere da bar viene irrisa come una storiella per bambini, è considerata al contrario verità rivelata dalle gerarchie cattoliche. Ed è alla base delle prese di posizioni di uno stato, quello Vaticano, e del suo monarca assoluto, il Papa.

La mancanza di una scala di grigi, di posizioni intermedie, è sempre stata una spina nel fianco del Vaticano. Il Cattolicesimo riconosce il libero arbitrio, quindi la possibilità dell’uomo di modificare il proprio destino in base alle proprie scelte. L’esatto opposto di quanto affermato da Lutero e dai vari cristianesimi sorti a seguito dello Scisma: per i protestanti il nostro destino è già scritto e a nulla varranno le nostre azioni per cambiarlo. La religione cattolica ha però inteso il libero arbitrio solo come la possibilità di scegliere di rifiutare il male. Non come la possibilità di fare una scelta diversa tra bene e male. Non intermedia, si badi bene: diversa.

Facciamo degli esempi.

La vita è sacra, ma come porsi di fronte ad una vita non più degna di essere vissuta? E’ un caso limite. Non parliamo di uccidere il prossimo, quindi di togliere una vita. Ma di scegliere, in situazioni di sofferenza grave e senza possibilità di guarigione, di porre fine alla vita. L’accanimento terapeutico e l’eutanasia sono poi concetti così diversi?

Una vita che inizia nel grembo di una madre è un evento che porta gioia. Ma se una madre decide che quella vita non deve vedere la luce? Se questa scelta non è un capriccio? Se questa vita che dovrà nascere sarà una vita piagata da malattia e sofferenza?

Fare l’amore tra un uomo ed una donna in natura è un atto teso a moltiplicare la specie. Ma se una specie capace addirittura di porsi domande sul proprio destino decide che non tutte le volte che una coppia fa l’amore debba nascere una vita? Può un profilattico essere paragonato ad un assassinio?

Sui grandi numeri l’ordine della natura è che l’amore sia appannaggio di un uomo e di una donna. Ma se questo amore diviene appannaggio di due persone di uno stesso sesso, diviene per questo qualcosa di cui vergognarsi? Non è più amore?

Non voglio qui sviluppare troppo i concetti. Potrei esporre i miei punti di vista personali, ma lascerebbero il tempo che trovano.

Quello che mi preme sottolineare è che esistono situazioni in cui non ci si può soffermare ad un semplicistico giudizio basato sul bene e sul male, sul bianco e sul nero. Che piaccia o meno nella vita esistono le scale di grigio. La negazione della possibilità di effettuare scelte diverse ha come conseguenza le odiose prese di posizione della Chiesa Cattolica riportate in questi giorni dalla stampa.

Io ho le mie idee e le esprimo senza problemi. Mi lascia stupito che molti in questa nazione si reputano cattolici – praticanti o meno – ma evitano di far sentire la loro opinione alla Chiesa di cui fanno parte. Perchè se lo facessero forse le azioni del Vaticano non scandalizzerebbero e dividerebbero gli animi come adesso.

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