E dopo una settimana di allarme, di proclami da fine del mondo… Un grande sbadiglio!
Personalmente non riesco a capire lo scandalo WikiLeaks. Tonnellate di documenti per ribadire quanto già noto a tutti.
Che Berlusconi e Gheddafi siano sesso-dipendenti era palese e materia già ben trattata dalle riviste di gossip.
Che un asse Russia-Italia, donne, affari e quant’altro, potesse infastidire gli Stati Uniti è talmente ovvio da essere banale.
Che gli stati del Golfo Persico vogliano tutelare la propria sovranità contro un Iran espansionista, è ovvio ai limiti del ridicolo.
Che il governo cinese sia in prima linea negli attacchi informatici ai paesi terzi, è noto da tempo.
Sento dire che leggere queste cose su documenti ufficiali dell’amministrazione americana fà un certo senso. A me no! Se una cosa è palese, lo è sia se è scritta su un giornale, sia se è scritta su un cablogramma diplomatico.
Certo se poi politici e giornalisti nostrani perdono tempo a discettare sui wild parties di Berlusconi, anzichè su una Turchia che gioca su due fronti… O sul fatto che l’Arabia Saudita è il primo finanziatore di Al Qaeda… Beh, non ci si può lamentare dei giudizi impietosi dei diplomatici stranieri!