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2022

Berlino 2022

Nikon D5300, Nikkor 18-200, iPhone 12 Pro

Messe ormai alle spalle le restrizioni ai viaggi (almeno in Europa) legate al Covid, per questo weekend lungo del 25 Aprile ho deciso di ritornare a Berlino.

Per meglio muoversi con i mezzi pubblici ed usufruire dei sconti connessi, abbiamo acquistato online la Berlin WelcomeCard (link qui), nella versione valida per Berlino + Potsdam (zone ABC) con inclusi gli ingressi ai musei della Museuminsel. Nella prenotazione bisogna indicare giorno ed orario di inizio per la validità della card e, in caso si optasse come noi per il biglietto online, questo va stampato. Gli ingressi nei musei della Museuminsel inclusi nella card vanno prenotati al sito indicato (link qui) selezionando giorno e fascia oraria. Materialmente poi la WelcomeCard l’abbiamo utilizzata poco, giusto all’ingresso di un paio di musei. Questo perché nelle stazioni dei treni e delle metropolitane (S-Bahn, il treno sopraelevato e U-Bahn, la classica metropolitana) non esistono tornelli o controlli di sorta. Si entra in stazione, si va alla banchina e si sale sul proprio treno. Una differenza sostanziale rispetto a tante altre nazioni.

Come albergo abbiamo scelto il Motel One Berlin-Alexanderplatz (link qui) un design hotel con l’unico difetto di avere cuscini troppo duri ed alti nei letti 😬

23 Aprile

Partenza la mattina da Fiumicino, atterraggio in orario all’aeroporto di Berlino Brandeburgo. Prima info da prendere: come funzionano le mascherine in Germania? Risposta: obbligatorie sui mezzi di trasporto, musei ed ospedali, opzionali negli altri luoghi al chiuso. Ottimo! Prendiamo il primo dei vari treni che si alternano per il centro città e, lasciato il bagaglio in albergo, partiamo subito per il primo tour, anche perché per le 15,00 abbiamo una prenotazione al Pergamon Museum.

Alexanderplatz è una location molto comoda quando si vuole girare Berlino in poco tempo. Centralissima, permette di raggiungere a piedi l’Isola dei Musei ed è sede di una enorme stazione dove convergono tram, bus, U-Bahn e S-Bahn. Una delle caratteristiche di Berlino sono da sempre i lavori in corso. Non scherzo. La città è in perenne cambiamento. Lo è stata in maniera importante dopo la caduta del muro per sanare le ferite che questo aveva apportato al tessuto urbano. Ma debbo dire che non si è mai veramente fermata. Quindi scordatevi di trovare necessariamente tutti i musei o le chiese aperte e di non ritrovarvi qualche gru nelle foto 🤷🏻‍♂️

AlexanderPlatz è un enorme spianata nel centro della città che aveva preso il posto del mercato del bestiame di epoca medievale. A riempire questo spazio “vuoto”, francamente eccessivo, nel tempo sono sorti un mix di monumenti storici e moderni. Sulla piazza si affaccia il Rotes Rathaus, il Municipio Rosso, sede del governo della città, la cui architettura richiama fortemente lo stile rinascimentale delle città-stato italiane o delle Fiandre. Nel centro della piazza si innalza altissima la Fernsehturm (la torre della televisione), la costruzione più alta della città (365 m). La Neptunbrunnen (la fontana con la statua di Nettuno), fontana neobarocca che fronteggia la Marienkirche (la Chiesa di Santa Maria). Più defilato rispetto al centro della Piazza, l’Urania Weltzeituhr, l’orologio universale con i fusi orari del mondo. Nel parco che occupa un lato della piazza trova posto anche il Marx-Engels-Forum, un complesso monumentale che include le statue in bronzo di di Karl Marx e Friedrich Engels e quattro steli in acciaio con immagini del movimento operaio.

Dopo aver girato per Alexanderplatz ed aver mangiato velocemente siamo andati sulla prospiciente Museumsinsel (l’Isola dei Musei). Il nome deriva ovviamente dall’alta concentrazione di musei che vi sorgono, costruiti tra il 1824 e il 1930 su questa piccola isola sulla Sprea. Il più antico tra i musei dell’isola è l’Altes Museum (del 1830), che è anche il più antico museo tedesco, in stile prettamente neoclassico. A questo seguì la costruzione dell’Neues Museum nel 1859, dell’Alte Nationalgalerie nel 1876, del Bode Museum nel 1904 e del Pergamonmuseum nel 1930.

Proprio il Pergamonmuseum (link qui) è stata la nostra meta principale per la giornata. Il museo prende il nome dalla antica città di Pergamo, in Anatolia, da cui provengono la maggior parte delle opere esposte. Tre sono i reperti monumentali principali che stupiscono i visitatori: l’Altare di Pergamo, la Porta del mercato di Mileto e la Porta di Ištar dell’antica Babilonia. Spet-ta-co-la-ri!!!

Dopo aver visitato il museo ci siamo avviati a piedi verso il Checkpoint Charlie, girovagando incuriositi tra le architetture imponenti della Università Humboldt, visitando la Neue Wache, monumento commemorativo per le vittime della guerra che ospita una scultura dell’artista Käthe Kollwitz, e la Friedrichswerdersche Kirche, una splendida chiesa in stile neogotico trasformata in museo e che ospita una collezione di statue del XIX secolo (link qui).

Gironzolando, gironzolando siamo capitati nella Gendarmenmarkt, elegante piazza settecentesca incorniciata dal Deutscher Dom (il Duomo Tedesco), dal Französischer Dom (il Duomo Francese) e dalla Konzerthaus (La Sala dei Concerti). E visto che il sole era caldo e che un aperitivo ci stava tutto… il Checkpoint ha dovuto aspettare 🍸

Arriviamo tardi per entrare nel Die Mauer Panorama ma ci torneremo domani. Intanto foto di rito alla garitta e ci dirigiamo al Topographie des Terrors (link qui), il centro di documentazione degli orrori del nazismo sito nel mezzo dell’area cittadina dove tra il 1933 e il 1945 si trovavano le sedi delle più importanti istituzioni nazionalsocialiste: la Geheime Staatspolizeiamt (la Polizia Segreta di Stato) con il suo “carcere”, il Reichsführung (il Comando Generale delle SS), il Sicherheitsdienst (il Servizio di sicurezza delle SS) e la Reichssicherheitshauptamt (la Direzione generale per la Sicurezza del Reich).

Per il tramonto siamo alla Porta di Brandeburgo e da lì direttamente a cena (i ristoranti chiudono alle 22, tocca sbrigarsi 😬) nel quartiere medievale di Nikolaiviertel al Zur Gerichtslaube (link qui), un ristorante che offre piatti tipici della cucina berlinese in un ambiente caratterizzato da volte a crociera.

24 Aprile

Visita mattutina al Neues Museum (link qui) che ospita collezioni sumere ed egizie – tra cui la splendida ed iconica maschera funeraria della Regina Nefertiti (che non si può fotografare) – ed il Museo di Preistoria e Protostoria locale che mette in mostra tra l’altro il famoso Berlin Gold Hat, una delle opere d’arte più note dell’età del bronzo.

Poi di filato al Museo della DDR (link qui), un museo interattivo che ti catapulta nel passato della Repubblica Democratica Tedesca, più nota come Germania Est. Si può guidare grazie ad un simulatore una Trabant, di fatto l’unico modello di automobile che un cittadino della Germania Est abbia mai potuto possedere, e visitare un appartamento completamente arredato tipico dei palazzoni stile sovietico che tempestavano Berlino Est.

Dopo la scorpacciata di musei, di nuovo in giro a piedi per curiosare nelle strade di Berlino. Scoviamo il Bud Spencer Museum (link qui) ma soprattutto raggiungiamo nuovamente Checkpoint Charlie e visitiamo Die Mauer (link qui), una ricostruzione panoramica dell’artista Yadegar Asisi della vista che idealmente si avrebbe avuto di Berlino Est da uno dei palazzi prospicienti il Muro.

Risalendo la Friedrichstraße entriamo nel Drive (link qui), una mostra di Volkswagen dove sono esposti prototipi futuristici e auto d’epoca della casa automobilistica tedesca.

Torniamo verso l’Isola dei Musei e visitiamo il Duomo di Berlino (link qui) e saliamo a piedi sulla sua cupola per ammirare il panorama.

Rapida corsa in S-Bahn per raggiungere la East Side Gallery (link qui), quella che forse è la più estesa galleria d’arte all’aperto del mondo. Di fatto consiste in un tratto del vecchio Muro di Berlino il cui lato orientale è stato ricoperto da un centinaio di murale, opera di artisti provenienti da ogni parte del mondo.

Di nuovo in centro visitiamo il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa (link qui) e saliamo sulla cupola in vetro di Norman Foster sul Bundestag (link qui). Per vostra info la visita alla cupola va prenotata in anticipo e prevede controlli simili a quelli aeroportuali. Il meteo aveva retto fin verso le 17 ma ormai è cambiato repentinamente e pioviggina.

Torniamo a Nikolaiviertel e stavolta ceniamo da Zum Nußbaum, un pub tutto rivestito in legno nel cuore del quartiere medievale.

26 Aprile

Saliamo di mattina sulla Fernsehturm, la Torre della Televisione, (link qui) per riconoscere i posti dove siamo stati in questi due giorni dall’alto dei suoi 300 metri.

Altra corsa in metro per vedere la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (link qui). La Chiesa commemorativa dell’Imperatore Guglielmo fu gravemente danneggiata in un bombardamento nel 1943. L’edificio originario non è più stato ricostruito, ma negli anni ’60 è stato affiancato da un campanile ed una chiesa moderni ed è diventata una iconica testimonianza degli orrori della seconda guerra mondiale.

Breve giro nella Tauentzienstraße dove entriamo un un Lego Store che ospita una monumentale Porta di Brandeburgo fatta da circa 500.000 mattoncini!

Altro giro intorno alla Gendarmenmarkt per gironzolare tra vicoletti e negozietti per gli ultimi souvenir (la domenica erano tutti chiusi 🤷🏻‍♂️) per poi tornare a Nikolaiviertel per visitare la Nikolaikirche (link qui), una volta luogo di culto ma ora museo della storia della chiesa stessa e dell’antica città di Berlino.

Ultimo pasto berlinese al Mutter Hoppe (link qui), dove abbiamo pranzato nel caratteristico piano interrato.