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2012

Lisbona

Nikon D90 e Nikkor 18-200

Sono stato a Lisbona in occasione del ponte del 25 aprile 2012. Praticamente per cinque giorni. L’occasione era nata dal desiderio di andare a trovare degli amici che si erano trasferiti lì e di approfittarne per (ri)vedere la città. Ero già stato anni fa a Lisbona per un paio di giorni in occasione di un viaggio in auto tra Spagna e Portogallo e ne serbavo un bel ricordo.

Avevo sfruttato il sito del turismo Visit Lisboa (link qui) per scaricare degli itinerari turistici per girare a piedi la città. In questi itinerari la città veniva divisa in cinque grandi zone: Belèm, da Mourari al Castelo ad Alfama, da Estrela a Prazeres ad Alcântara e a Docas, da Bairro Alto a Cais do Sodré, da Baixa a Chado. Mi sono stampato le mappe ed ho seguito gli itinerari sia a piedi che sulle linee tranviarie – sopratutto grazie allo storico tram 28.

La prima cosa che ti colpisce a Lisbona è l’abbondanza di azulejos sfruttati nella decorazione non solo dei palazzi signorili ma in generale di molte case. Al-zuleique è la parola araba che ha dato origine a quella portoghese azulejo e indicava la “piccola pietra liscia e levigata” che i mussulmani usavano nel medioevo. Il modo come gli arabi impiegavano gli azulejos per decorare i pavimenti piacque molto ai sovrani portoghesi e questo tipo di decorazione finì per svolgere un ruolo importante nell’architettura a partire dal XV secolo. Nel XVIII secolo l’azulejo “invase” chiese e conventi, palazzi e case, giardini, fontane e scalinate.

Con disegni geometrici, o raffigurazioni delle vite dei santi o di temi profani come le favole di La Fontaine, a volte commentati da scritte quasi come fossero una versione primitiva dei moderni fumetti, i pannelli di azulejos divennero così uno dei principali elementi della decorazione portoghese. Sebbene i colori classici degli azulejos siano il bianco e l’azzurro se ne vedono spesso anche colorati in verde, rosso o marrone, sempre su fondo bianco.

Avevo accennato al tram 28. Questo tram è una delle attrazioni più famose di Lisbona ma non è un trenino turistico. Al contrario, è un mezzo dell’azienda di trasporto pubblico Carris. Le sue carrozze gialle e bianche sono diventate uno dei simboli di Lisbona e se si ha la pazienza di aspettare quella giusta, si può ancora salire su alcune carrozze originarie dei primi del Novecento.

Il percorso del tram 28 si snoda come un serpente sinuoso tra le vie e i vicoli della capitale, passando per quartieri storici come Baixa, Alfama, Barrio Alto e Graça. I due capolinea si trovano a Largo Martim Moniz e a Campo Ourique.

Sempre legata alla peculiarità del trasporto locale sono le cremagliere. Ebbene si, perchè Lisbona ha la caratteristica di essere costruita su sette colli, proprio come Roma. Solo che i colli di Roma sono caratterizzati da dolci declivi. Quelli di Lisbona invece sono impervi e presentano strade con pendenze fino al 14%. questo vuol dire faticare tanto per salire e scendere molto velocemente per le ripide scalinate. Proprio per questo esistono ascensori e cremagliere nei punti di maggior traffico.

La città è, come dicevo, un susseguirsi di salite e discese che si aprono su una marea di vicoli. Zone quindi dalle vie strettissime che si alternano con enormi piazze ed edifici monumentali ad imperituro ricordo di quello che fu uno dei primi imperi commerciali dell’Europa. Mi ha ricordato molto Napoli da questo punto di vista.

Baixa

La Baixa è il quartiere più centrale e importante di Lisbona. Fu ricostruito, dopo il terremoto del XVIII secolo, dal Marchese di Pombal, in stile classico, con vie geometriche ed edifici dalle facciate rivestite di azulejos. In questo quartiere ci sono le piazze e le strade più famose della città.

L’Avenida da Liberdade è un bellissimo viale, lungo poco più di un chilometro. È la strada più sontuosa di Lisbona, con edifici del XIX secolo e marciapiedi ricoperti di mosaici, che formano immagini in bianco e nero. È una strada piena di caffetterie, monumenti e giardini. La Praça dos Restauradores è dedicata ai patrioti che, nel 1640, si ribellarono alla dominazione spagnola. Nel centro della piazza si trova un obelisco, che commemora l’avvenimento storico, e vi è il vistoso edificio dell’Hotel Eden, che occupa gli spazi del vecchio cinema. Vicino alla Praça dos Restauradores si trova la Plaça do Rossio, una piazza che già esisteva nel XIII secolo e che, attualmente, è la più frequentata della città. È il luogo d’appuntamenteo degli abitanti di Lisbona e della maggior parte dei visitatori.

A pochi passi dalla Plaça do Rossio ecco la Praça da Figueira, con edifici classici e una statua equestre di Giovanni I. Da qui parte l’elegante strada pedonale della Rua Augusta che, dall’Arco di Trionfo in stile barocco, porta alla Praça do Comércio, la piazza più spettacolare di Lisbona. La Rua Augusta è fiancheggiata dalle antiche vie delle corporazioni, fra cui la Rua do Ouro e la Rua da Prata. E’ abbastanza normale essere avvicinati in questa zona da strambi personaggi che tentano di vendervi panetti di hashish 🤷🏻‍♂️ Potete educatamente rifiutare la contrattazione e, dalla mia esperienza, non se ne avranno a male 😉

La Praça do Comércio è la piazza più bella di Lisbona e fu costruita nel luogo precedentemente occupato dal palazzo reale. Enorme affaccia direttamente sulla immensa foce del Tago.

Ah dimenticavo… a metà strada fra trasporto e attrazione turistica, nella Baixa troverete l’Elevador de Santa Justa. Come mezzo di trasporto, l’ascensore è operativo dal 10 luglio 1902, con il nome di Elevador do Carmo. Alto 45 metri inizialmente era azionato dal vapore. Il 6 novembre 1907 si completò l’installazione dei motori elettrici. Ed in fondo ha un non so che di steampunk, che dite?!? 🤔

Alfama e Castillo

Il quartiere dell’Alfama è il “solito” groviglio di vicoli e violetti che ospita la Cattedrale di Lisbona, chiamata Sé di Lisbona. E’ la chiesa più antica e importante della città, risale al XII secolo e il suo stile predominante è il romanico. Il suo nome completo sarebbe Santa Maria Maggiore… ma appunto tutti la conoscono come Sé. La maggior parte delle chiese cristiane del quartiere furono distrutte dal terremoto. Nella parte alta dell’Alfama, vicina al castillo, si può godere di una buona vista sula città, spaziando fino al Tago e alla zona del porto. Nell’Alfama si trova anche il Museo del Fado.

Costruito nel V secolo dai visigoti, il Castello di San Giorgio fu ampliato dagli arabi nel IX secolo e modificato durante il regno di Alfonso Enríquez. Nel 1938, si eseguì un restauro integrale. Il suo periodo di massimo splendore fu dalla metà del XIII secolo all’inizio del XVI, l’epoca in cui il castello fu abitato dai re del Portogallo. A testimonianza del suo passato si possono visitare al suo interno degli scavi archeologici con resti fenici, greci e cartaginesi.

Barrio Alto e Chiado

Il Chiado è un quartiere elegante e alternativo, interamente ricostruito dopo l’incendio del 1998. Terremoti o incendi… a volte mi meravigliavo che la città cose ancora in piedi 😅 Qui si trovano strade importanti, come la via Garret e quella del Carmo, con resti della chiesa con lo stesso nome.

Una sosta la merita il Café A Brasileira. Sia per i suoi interni art dico sia perchè è sempre stato meta degli intellettuali portoghesi. All’esterno del Caffè c’è una statua in bronzo del poeta Pessoa.

Uno dei monumenti che più mi ha affascinato a Lisbona si trova proprio qui: il Convento do Carmo. E’ un ex convento dell’Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo (insomma, i Carmelitani) che fu mezzo distrutto durante il terremoto del 1755. La sua struttura rimane la principale traccia del colossale terremoto ancora visibile nella città vecchia.

Il Bairro Alto rappresenta la Lisboa alternativa ed è, probabilmente, il miglior luogo della città per ascoltare musica fado. Ma è una musica triste, vi avverto. C’è chi dice che sia meglio il suicidio al Fado 😂 Comunque la sera è uno dei posti dove conviene andare. Si mangia bene ed è pieno di locali.

Belèm

Nel quartiere di Belam si trovano due gioielli di Lisbona: il Monastero dos Jerónimos e la Torre di Belem. Altri punti d’interesse sono il Monumento alle Scoperte, il Ponte 25 de Abril e il Museo Nazionale delle Carrozze.

La Torre di Belèm si trova sulla foce del Tago e, inizialmente, servì per la difesa della città, diventando una dogana e un faro. Incantevole. Il Monumento alle Scoperte, o Padrão dos Descobrimentos, si trova a poca distanza dalla Torre.

Ma veniamo al Monastero dos Jerónimos, che per me è stato in assoluto il monumento più bello che ho visitato. Giuro! Non volevo andarmene!!! Progettato dall’architetto Diogo de Boitaca, la costruzione del Monastero iniziò il 6 gennaio 1501 e si consluse alla fine del XVI secolo. Lo stile predominante del monastero è il manuelino (o tardo gotico portoghese) e fu costruito per celebrare il ritorno dall’India di Vasco da Gama.

Come curiosità, l’ubicazione del monastero fu scelta perché era qui che si trovava l’Ermida do Restelo, la chiesa dove Vasco da Gama e il suo equipaggio trascorsero del tempo pregando, prima d’intraprendere il viaggio.

Come vi avevo detto ero venuto a Lisbona a trovare una coppia di amici trasferitasi qui. Un paio di giorni siamo stati insieme mentre un atro paio di giorni ho girato per conto mio. Alessandro mi aveva consigliato di visitare il Museo delle Carrozze. Mi disse che spesso era snobbato dai turisti, anche perchè circondato da luoghi più famosi, ma che meritava una visita. Il museo fu creato dalla regina Amélia de Orleans e Bragança e fu inaugurato il 23 maggio 1905. Fra le carrozze più importanti, vi è quella che appartenna a Filippo III di Spagna (la più antica della collezione) e le tre carrozze del barocco italiano, costruite a Roma nel 1716, tutte appartenenti al Papa Clemente XI.

Prima di ritornare in centro, non dimenticate di assaggiare i Pastéis de Belém, i famosi pasticcini alla crema dalla ricetta segreta preparati nell’antica fabbrica! Da non confondersi dagli onnipresenti pasteis de nata, pasticcini alla crema ordinari. Tocca fare la fila, però. A tutte le ore del giorno. Però meritano 😋

Parque das Nações

Per l’Esposizione Universale del 1998, nella parte più nuova di Lisbona, si creò questo quartiere, a cui si accede dalla grande Stazione d’Oriente e dal Ponte Vasco da Gama. I miei amici mi ci portarono a cena la sera del mio arrivo in una spettacolare churrascaria (locale tipico brasiliano) dove la carne allo spiedo la portavano in giro infilzata su vere spade! ⚔️

Particolarmente interessante è la Stazione d’Oriente, progettata dallo spagnolo Santiago Calatrava, la cui copertura è formata da una struttura in vetro e acciaio molto luminosa. All’interno di questo complesso architettonico, si trova una stazione ferroviaria, la metro e un terminal degli autobus.

Nel Parco das Nações vi è il secondo acquario più grande d’Europa: l’Oceanário di Lisbona. E dato che fin da bambino se c’è un acquario io vado a vederlo, ho approfittato del brutto tempo per visitarlo.

Sintra

Con i miei amici abbiamo fatto qualche escursione fuori Lisbona. Quella che più è rimasta impressa nei miei ricordi è stata la gita a Sintra. Sintra è una pittoresca cittadina ricca di palazzi stravaganti, castelli antichi e di splendidi panorami. Il tempo qui mi si dice che sia sempre variabili – foce è per quello che la natura è cosi rigogliosa. Di fatto piove spesso e vi conviene sempre andare con un kway o un ombrello.

Dopo un rapido giro del centro storico – pioveva tanto e dovevamo anche stare attenti a non scivolare sulla pietra resa viscida dall’acqua – siamo andati direttamente a visitare quello che è considerato uno dei più bei palazzi d’Europa: il Palácio Nacional da Pena. I suoi colori vivaci contrastano nettamente con la lussureggiante foresta che lo circonda, anche grazie alle pietre intagliate decorative che fiancheggiano le terrazze. Gli interni del Palazzo sono altrettanto affascinanti perché, grazie a un’opera di restauro, sono stati riportati al loro aspetto originario. 

Noi, sopravvissuti alla pioggia, abbiamo raggiunto l’ingresso del Palazzo trovandolo avvolto da una suggestiva nebbia che l’ha reso ancora più misterioso ed affascinante…

Cabo da Roca

Lasciata Sintra siamo andati a Capo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo. Un tempo da lupi…

Di ritorno a Lisbona siamo passati anche per Cascais (molto elegante ma diluviava e non siamo scesi dall’auto) e ci siamo fermati su delle belle spiagge lungo la costa – nei rari momenti in cui non pioveva 😅

Evora

In una seconda giornata abbiamo fatto una nuova gita ad Evora, una cittadina medievale con una splendida cattedrale che torreggia sul labirinto delle strade del centro storico.

Era anche in corso una sagra a tema medievale. Tutti vestiti con braghe colorate ed elmi 😅