Skip to content

2023

Londra

iPhone 12 Pro

Era tanto che mancavo da Londra, dal 2018 per l’esattezza. Nel frattempo c’è stata la Brexit e la pandemia. Quindi mi era tornata voglia di tornare. Il ponte del 25 Aprile sembrava una buona data. Abbiamo preso un alberghetto in zona King’s Cross, così da essere ben serviti dalla metropolitana: l’Howard Winchester Hotel (link qui). Albergo pulito, stanze piccole, niente colazione. Pure caro ma non tanto per il cambio sterlina-euro, quanto perché in quel weekend si correva la Maratona di Londra.

22 Aprile

Comunque sia, arriviamo per ora di pranzo all’aeroporto di Stansted e di lì, con lo Stansted Express raggiungiamo Londra e la sua mirabolante rete di metropolitane. Presa la nostra stanza ce ne andiamo direttamente in centro. Il meteo a Londra in primavera è quanto di più variabile ci possa essere. Si alterna il sole alle nuvole alla misty rain, quella pioggerellina fine per cui spesso si tira su il cappuccio senza nemmeno aprire l’ombrello.

Comunque questo pomeriggio il meteo volge più verso il bello per cui arriviamo ad Green Park che il cielo si sta aprendo… Davanti Buckingham Palace, nella piazza, sono montati gli spalti per assistere alla tratta finale della maratona e la piazza stessa è transennata ed il traffico dei pedoni canalizzato. Comunque sia scattiamo qualche foto di rito alla reggia (che poi è più un riflesso condizionato fare una foto a Buckingham Palace visto che ci sarò passato davanti comunque tutte le volte che sono stato a Londra) e scendiamo sulle sponde del lago di St. James’s Park. È uscito un bel sole e tra gli alberi in fiore e l’alternanza di papere e germani reali si sta proprio bene. Proseguiamo fino alla Parliament Square destreggiandoci tra le recinzioni per la maratona e… arrivati in piazza scopriamo che c’è una partecipata manifestazione a favore dell’ambiente: l’Earth Day (link qui).

Ok… maaaaa è uscito il sole!!! E quindi approfittiamo per andare a goderci il panorama sul London Eye, la ruota panoramica. Vediamo che la fila scorre e quindi prendiamo il biglietto normale, senza fast track. Il fast track è una caratteristica delle attrattive di Londra, soprattutto dei musei. L’ingresso ai musei è gratuito ma ovviamente l’ingresso stesso è contingentato e quindi bisogna mettere in conto anche una lunga fila. Ma per 16£ c’è il saltafila (a fasce orarie): il fast track!

Prima di partire avevo sentito Andrea, un ragazzo che avevo conosciuto nell’ultimo mio viaggio alle Maldive (link qui). Ci aveva detto di vivere e lavorare a Londra e prima di partire l’avevo contattato per poterci salutare. Quindi, finito il giro sulla ruota panoramica, lo raggiungiamo al Tamesis Dock (link qui), un barcone olandese degli anni ’30 ormeggiato permanentemente tra Lambeth e Vauxhall Bridge e trasformato in bar con musica dal vivo. Il posto è frequentato da ragazzi giovani e mentre chiacchieriamo e ci beviamo una birra in coperta, ci copriamo man mano che il sole tramonta ed il vento freddo spira. Ma solo noi… perché per gli inglesi è comunque primavera quindi al massimo hanno un giubbino sulle spalle e sono vestiti come noi adesso in Italia. Solo che da noi faranno venti gradi in media mentre lì al momento ce ne saranno stati sei.

Per cena Andrea ci porta a cena a Soho, da Ampéli (link qui), un ottimo ristorante greco. Mangiamo benissimo e all’uscita… tutto è tornato alla normalità e piove

23 Aprile

Oggi c’è questa benedetta maratona (link qui). Mezzo centro è chiuso ma per noi non è un vero problema. Visto il meteo imprevedibile non avevamo un programma fisso e la mattina decidiamo di andare a Brick Lane, nell’East End.

La zona è famosa per i tanti murales che decorano strade e vicoli, per il mercato floreale di Columbia Road ed i suoi negozietti di chincaglieria vintage e per le bancarelle ed i chioschi di street food di Brick Lane stessa. Pranziamo lì – vorrei dire passeggiando ma… causa pioggia in piedi al riparo di un ponte sulla Lane ☔️

Una nota interessante: vedete la foto del Plesiosauro? Quella col bambino sotto che allarga le braccia per far vedere quanto sia grande? Bene. Proprio quel fossile è uno dei famosi ritrovamenti di Mary Anning, pioniera della paleontologia che ritrovò i primi scheletri completi di ittiosauro e plesiosauro! Nel video qui sotto potrete scoprire la sua storia 😉

Dopo aver passato la mattinata nell’East End, visto che come detto ha iniziato a piovere… ci spostiamo al Natural History Museum (link qui). Ci dovevo essere stato così tanto tempo fa che non me lo ricordavo. Poco male. Spettacolare! Ok… mi contengo… ammetto che quello di New York è superiore (per i miei gusti, almeno). Ma comunque collezioni impagabili e location storica fenomenale. Nella hall della sezione dedicata al regno animale campeggia a mezz’aria lo scheletro di una balena. Sulle opposte scalinate si fronteggiano una statua di Darwin e la sezione del tronco di una sequoia che visse per 1300 anni!

Dopo il Natural History passiamo al Victoria and Albert Museum (link qui), dedicato alle arti con collezioni raccolte da tutto il mondo. Oltre ai vari tesori di tutte le epoche e dalle varie provenienze, il museo ospita anche una seria di copie di capolavori scultorei, le cast courts: se non puoi andare a vederli, sono loro che vengono da te!

Le copie furono create quasi tutte nel XIX secolo ed in alcuni casi in cui l’originale sia andato distrutto (come nel bassorilievo del XV secolo di Cristo che lava i piedi degli apostoli e che era conservato a Lubecca) queste ne sono l’unica testimonianza rimasta.

Visto che all’uscita il tempo sembra tenere raggiungiamo Hyde Park. Dopo un caffè al bistrò del parco raggiungiamo l’Albert Memorial, dirimpetto al Royal Albert Hall. Per cena ci riuniamo con amici presso Covent Garden e ceniamo all’Hawksmoor Seven Dials (link qui), un’ottima steakhouse.

24 Aprile

La mattinata la dedichiamo alla visita della St. Paul Cathedral (link qui). Capolavoro dell’architetto Christopher Wren, è il più grande edificio religioso della Gran Bretagna. Ospita tra le altre le tombe di Wellington e di Nelson. Quello che mi ha colpito è la ricchezza del decoro della chiesa nella zona dell’abside, in contrasto con la semplicità delle navate destinate ad ospitare i fedeli. Oltre a scendere nella cripta, siamo saliti a piedi sulla cupola per ammirare la vista di Londra dall’alto.

Ci spostiamo in zona Tower of London ed andiamo a mangiare asiatico in un Wagamama (link qui).

All’uscita il tempo volge al brutto – sarà un pomeriggio di pioggia battente – ma noi abbiamo una meta tutta al chiuso. Alle 13,30 abbiamo appuntamento a King’s Cross con il bus che ci porterà agli Warner Bros. Studios making of Harry Potter (link qui)!!! Situati a Watford Junction, ad un’ora e mezza da Londra, gli studios raccolgono i set originali utilizzati per i film della saga.

Dal binario 9 e 3/4 all’Howard Express, dallo studio di Silente alla Gringott, dal salone di Hogwards al plastico del castello utilizzato per le riprese aeree. Con tanto di possibilità di degustare una burrobirra!

A sera, tornati a Londra, ci rivediamo con gli amici del giorno prima per cenare al The Cadogan Arms (link qui), un raffinato pub di Chelsea dove degustare un abbondante fish and chips.

25 Aprile

Oggi pomeriggio si torna a casa e quindi sfruttiamo la mattina di (eccezionale) bel tempo per un altro giro in centro.

Da Piccadilly Circus a piedi fino a Westminster Abbey (chiusa per i preparativi dell’incoronazione di Giorgio III), per poi costeggiare il Parliament e passare il Tamigi. In questa ultima frazione di tragitto… il tempo si guasta e ci rifugiamo per un caffè del Garden Museum (link qui). Vista la mala parata approfittiamo di un miglioramento del meteo per raggiungere un altro Wagamama vicino il Royal Festival Hall per pranzare e per poi avviarci verso l’albergo e poi l’aeroporto.