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L’inganno dell’ippocastano

Mariano Sabatini è giornalista e critico televisivo e questo è il suo primo romanzo. E’ un poliziesco ambientato a Roma, nella Roma dell’alta borghesia di Prati e Monte Mario. E’ dalla pubblicazione di Suburra che è scoppiata la moda di utilizzare la Città Eterna come sfondo cupo di storie di criminalità. Ma non me ne dispiace. Soprattutto quando le storie sono ben costruite come questa di Sabatini. Un poliziesco, dicevo, dove trovare il bandolo della matassa non è affatto semplice per i due protagonisti principali. Senza entrare nella trama debbo ammettere che le tessere del puzzle ideato dall’autore si incastrano bene l’una nell’altra, che i personaggi sono vari e ben caratterizzati e che per un esordio bisogna fare a Sabatini tanto di cappello. La scrittura è elegante e mai noiosa. L’unico vero appunto è sul protagonista principale, Malinverno. Troppo perfetto. Ma veramente troppo. Dargli qualche difetto, renderlo meno piacione o non fargliele andare sempre tutte bene avrebbe giovato al personaggio. Opinione personale ovviamente.