La giornata di oggi sull’asfittico social network da soli 140 caratteri (si nota che non mi bastano i SOLO 140 caratteri di Twitter?!?) è movimentata da questo tweet di Mentana
Il numero di tizi che si esaltano a offendere su twitter è in continua crescita.Calmi, tra poco ce ne andremo, così v’insulterete tra di voi
— enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Cos’è successo? Nulla di particolarmente grave. Il giornalista si è seccato degli insulti ricevuti da persone identificabili solo tramite un nickname.
Poco male direte voi. Esiste la possibilità di bloccare gli utenti molesti.
Sono contrario alle limitazioni e alle censure per legge. Sono contrario ai “blocchi”, censure private. Twitter è così, o l’accetti o lasci
— enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Resterei se ci fosse almeno un elementare principio d’uguaglianza:l’obbligo di usare la propria vera identità.Strage di ribaldi col nickname
— enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Non mi arrendo davanti a “due battute”.In un anno non ho mai bannato nessuno. Ma se il bar che amate si riempie di ceffi, cambiate bar.O no? — enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Curioso: gli argomenti usati dai difensori dell’anonimato su twitter son gli stessi addotti dai massoni per giustificare le logge coperte… — enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Un saluto finale a tutti
— enrico mentana (@ementana) 08 maggio 2013
Fine dello psicodramma. Un mio amico, saggio:
Sarò cattivo, ma credo che a #Mentana sia solo scaduto il contratto annuale con Twitter. Come ad altri prima di lui.
— /\/\@»« (@maninomax) 08 maggio 2013