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Meridiano di sangue

meridiano di sangueNon è facile dare un parere a questo libro. Non lo è per nulla. ma poi penso: quando mai lo è con McCarthy… 😇 Quello che mi ha affascina di questo autore è lo stile. Rileggendo quello che ho scritto in passato dei suoi romanzi confermo sempre più il mio rapporto di amore ed odio per la sua scrittura: Suttree, Non è un paese per vecchi, Oltre il confine. Ed ora Meridiano di sangue.

Grande accuratezza di termini (anche troppa) e stile secco. Un piacere da leggere. Il problema è la storia. che un po’ si perde. C’è questa banda di cacciatori di scalpi dove i personaggi si fondono senza appassionare. C’è il giudice, c’è lo spretato, c’è il ragazzo. Tutti interessanti, ma nessun vero protagonista. Alla fine protagonista nei romanzi di McCarthy è e resta sempre il paesaggio. Descritto così bene da sembrare dipinto davanti i tuoi occhi.

La trama è un insieme di scene belle e potenti ma, lo ripeto, la storia risulta frammentata e alla lunga mi ha un po’ stancato. L’ambientazione è crudele, sicuramente la parte migliore del romanzo, con i messicani e gli indiani e competere in efferatezze con i nostri cacciatori di scalpi. Ma alla lunga tutta questa crudeltà l’ho trovata alienante.

Il biancore del mezzogiorno li vide allungati nel deserto come un’armata fantasma, pallidi com’erano per la sabbia, vaghe ombre di figure cancellate su una lavagna.