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Nel ’56 la Francia chiede di unirsi alla Gran Bretagna

Va bene che il mondo è strano e che la realtà supera sempre la fantasia. Però questo articolo della BBC lascia di stucco! Certo, nel 1956 la Quarta Repubblica francese era nel marasma più totale e impelagata tra la rivolta in Algeria e la crisi di Suez. Tant’evvero che alla fine De Gaulle risolse il problema con un colpo di stato e con l’avvento della Quinta Repubblica. Sono sicuro quindi che questi documenti riservati illustrino una delle, probabilmente tante, proposte ed idee che in quel periodo saranno state fatte dai responsabili politici di quel paese per venire fuori dall’impasse. Comunque ecco la storia che apprendo dal sito internet del Corriere:

Come dicevo nel 1956 Elisabetta II rischiò di diventare regina anche di Francia. Secondo un documento riservato del governo di Sua Maestà, che ha dell’incredibile se si pensa a come per secoli i due Paesi si siano fatti la guerra e guardati in cagnesco, il primo ministro francese di allora, Guy Mollet, esplorò la possibilità di una fusione con la Gran Bretagna. Era pronto a trasformare la sgangherata Quarta Repubblica in monarchia sotto corona britannica.

LA SCOPERTA DELLA BBC – Elisabetta parla un ottimo francese e non avrebbe quindi avuto la minima difficoltà con gli eventuali sudditi a sud della Manica. Ma il governo britannico di allora, capeggiato da Anthony Eden, respinse il progetto di fusione avanzato da Mollet malgrado all’epoca Francia e Regno Unito fossero vicinissime e si preparassero ad occupare assieme con una massiccia operazione bellica il canale di Suez nazionalizzato dal presidente egiziano Gamel Nasser. Lo strabiliante retroscena è stato portato a galla dalla Bbc, sulla scorta di alcuni documenti recuperati negli Archivi Nazionale di Londra.

LA PROPOSTA – Quando il primo ministro francese è stato di recente a Londra – precisa un documento del governo britannico che sintetizza un colloquio del 10 settembre 1956 tra Mollet e Eden – ha sollevato con il primo ministro la possibilità di un’unione tra Regno Unito e Francia. Eden lasciò cadere questa proposta ma – a quanto traspare da un secondo documento, in data 28 settembre 1956 – Mollet ritornò alla carica quando il primo ministro di Sua Maestà andò poco tempo dopo a fargli visita a Parigi: gli chiese se ci fossero problemi a cooptare la Francia nel Commonwealth. A suo giudizio non sarebbe stato difficile convincere i francesi ad accettare la regina Elisabetta come loro capo di stato. Dal documento si capisce che Eden sembra piuttosto interessato all’idea di una Francia monarchica ancorata al Commonwealth ma non se ne fece nulla. Guy Mollet non diede infatti seguito al suo progetto dopo che i due Paesi furono costretti dagli Stati Uniti a un umiliante ritiro dal canale di Suez.
SORPRESA NEL MONDO DEGLI STORICI – A detta della Bbc le strabilianti avances non devono ad ogni modo sorprendere più di tanto: Mollet era un acceso anglofilo, ammirava della Gran Bretagna il sistema assistenziale e l’aiuto dato alla Francia nelle due guerre mondiali, governava su un Paese in marasma politico ed economico e alle prese con la rivolta in Algeria, credeva che una fusione avrebbe permesso a Londra e Parigi di avere molta più voce in capitolo sull’arena internazionale, cominciando dal Medio Oriente. Contattato dalla Bbc, un professore di storia contemporanea alla Sorbona di Parigi – Henry Soutou – è però quasi caduto dalla sedia quando lo hanno messo al corrente delle assurde proposte avanzate nel massimo riserbo mezzo secolo fa da Guy Mollet, proposte di cui non sembra esserci la minima traccia negli archivi francesi. Secondo l’ex-ministro britannico per gli affari europei Denis MacShane le rivelazioni della Bbc sono un’ulteriore prova del tormentato amore esistente dal Medioevo tra i due Paesi, pronti a saltare alla gola l’uno dell’altro ma legati da un matrimonio dove la parola divorzio non esiste.