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No Place To Hide – Sotto Controllo

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Nel libro si parla dell’incontro del giornalista Glenn Greenwald con Edward Snowden (tutti sanno chi sia, alla peggio c’è Wikipedia) e di come sia iniziata la storia legata alla fuga di informazioni sulle attività della NSA.
Personalmente faccio una distinzione tra la vicenda di Assange e quella di Snowden (anche per Assange c’è una pagina di Wikipedia). Assange ha buttato in pasto al pubblico documenti grezzi, cablogrammi diplomatici USA zeppi di nomi o riferimenti ad agenti operativi, mettendo a rischio la vita di queste persone.
Snowden ha agito in maniera diametralmente opposta. Snowden ha letto e vagliato tutti i documenti, li ha catalogati ed ordinati, eliminando sistematicamente qualunque riferimento potesse danneggiare persone incolpevoli. Avendo deciso di divulgare la sua identità, nonostante questa azione comportasse rischi per la sua incolumità e per la sua libertà, ha volutamente lasciato dietro di se tracce informatiche del suo operato affinché altri non venissero incolpati per le sue azioni!!!

La lettura è interessante: Obama ha mentito più volte ai suoi concittadini, americani e non americani sono stati e vengono tutt’ora spiati senza aver commesso alcun reato. E senza che la loro posizione venga vagliata da una corte di giustizia che dia l’impressione di essere oggettiva. Pare inverosimile che nessuna richiesta avanzata dalla NSA alla corte FISA sia mai stata respinta. Tutte cose che già sapevo ma ero curioso di leggere questo libro di Greenwald.

A distanza di qualche anno non sembra comunque che tutto questo dispendio di energie e la sistematica violazione delle leggi da parte della NSA abbia portato alcun vantaggio nella lotta al terrorismo, nè interno nè esterno. Prova ne sono la bomba alla maratona di Boston o l’affermarsi dello Stato Islamico in Medio Oriente. Anzi, questa vicenda ci ha insegnato a prestare più attenzione alla nostra privacy (per esempio adesso anche Android Lollipop cripta di default i dati degli smartphone su cui viene installato, al pari di iOS che lo faceva da tempo) e ci conferma che solo delle intercettazioni mirate possono portare a dei risultati concreti.
Il libro di per se sarebbe potuto essere molto più snello. Dei cinque capitoli consiglierei di saltare i due intermedi, il terzo ed il quarto, che sono risultati veramente noiosi sia per la sistematica introduzione di diapositive provenienti dal materiale fornito da Snowden, sia per la ripetizione continua degli stessi concetti.