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UNDER A KILLING MOON di Mirko Viglino

Marzo 2019 a Roma è protagonista di una manifestazione organizzata da FARO, Associazione senza scopo di lucro che unisce fotografi professionisti, operatori del settore e amanti della Fotografia della città di Roma: il Mese della Fotografia di Roma (MFR2019). Durante questo mese, con maggiore concentrazione nei weekend, i visitatori potranno partecipare gratuitamente a mostre, incontri con gli autori, momenti didattici, seminari ed altri eventi legati all’arte della fotografia analogica e digitale. L’idea di fondo è che l’unione delle forze e il lavoro collaborativo (e non concorrenziale) tra gli operatori del settore, possa portare in tempi brevi a trovare idee migliori per raggiungere migliori risultati. Sul sito (link qui) o sulla pagina Facebook (link qui) trovate il calendario degli eventi.

Più che di una mostra fotografica classica qui parliamo di un progetto di ricerca incentrato sugli omicidi del Mostro di Firenze. Mirko Viglino è un fotografo di reportage (link qui) che collabora con la scuola di fotografia Associazione Aurea (link qui). L’interesse di Mirko per questa specifica vicenda scaturisce dall’incontro con il criminologo Valerio Scrivo. Autore del libro Il Mostro di Firenze esiste ancora. Il dottor Scrivo ha partecipato all’inaugurazione della mostra per un incontro con l’autore.

L’allestimento della mostra mi è piaciuto molto. A parte alcune foto di Viglino sui luoghi dei delitti, molto interessante è stata la ricostruzione documentale della vicenda con materiale audiovisivo del tempo ed una “foresta” di pagine di giornale con gli articoli relativi alla vicenda.

La serata è risultata interessantissima sia per ricapitolare quella che è la più lunga vicenda processuale italiana, sia per vedere applicate più moderne tecniche criminologiche ad indagini risalenti agli anni ’70 ed ’80.

Scrivo ritiene che le indagini fin qui svolte sul Mostro di Firenze siano sbagliate. In particolare reputa un grave errore la condanna nei confronti dei “compagni di merende”, Pietro Pacciani, Giancarlo Lotti e Mario Vanni, nonostante questa sia, ad oggi, la verità giudiziaria sul caso. Il presupposto di Scrivo è che le esperienze ed i conseguenti studi a livello internazionale sui serial killer inducano a considerare il Mostro di Firenze come un singolo individuo, psicologicamente disturbato, che uccide per appagare insopprimibili pulsioni di morte. Scrivo quindi ci ha illustrato il “profilo geografico” del Mostro. Questo profilo consiste in una ragionata mappatura dei luoghi in cui un serial killer ha operato, mappatura che fornisce indizi sulla sua abitazione e sulle località elettive per le sue scorribande assassine. Il “profilo geografico” del Mostro di Firenze lo da come residente nelle vicinanze del paese di Vicchio, dove sono avvenuti però solo due degli omicidi. Infatti secondo Scrivo il Mostro preferiva colpire non lontano dai caselli dell’Autostrada del Sole, situati nel circondario di Firenze, per garantirsi una rapida via di fuga.

CategoriesFotografia