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Il sottopasso di Via di Fiumalbo allagato

È un po’ che non scrivo del mio quartiere e mi ritrovo a farlo perché so che molti cercano qui qualche aggiornamento meno volatile di quelli che si recuperano sulle testate giornalistiche di zona o sui social network. C’è un problema che si è ingigantito giorno dopo giorno ed ha portato alla chiusura in entrambi i sensi del sottopasso che da Via di Fiumalbo permette di accedere agevolmente dal quartiere all’Ostiense e viceversa.

Tutto è iniziato nella notte dell’8 febbraio 2022 a seguito di un furto di rame, il famoso oro rosso! Nottetempo infatti sono stati rubati tutti i cavi di alimentazione dell’impianto idrovoro del sottopasso. La struttura, di competenza del Comune di Roma, non era tenuta sotto controllo da sistemi di videosorveglianza e nemmeno munita di un banale impianto antifurto. Questo ha permesso ai ladri di poter estrarre con tutto comodo già sul posto il rame dalle guaine di gomma ed andarsene indisturbati.

L’amministrazione locale, solerte, ha subito allertato la sala operativa delle criticità della Protezione civile capitolina… per poi disinteressarsi del problema (checchè ne dicano loro). Peccato, perché il sottopasso è fornito di idrovore proprio perché tende naturalmente ad allagarsi, vista la presenza di acqua di falda nella zona dove è stato costruito.

Ed infatti nel mese successivo, man mano, si sono creati due piccoli laghetti, uno per tunnel. Il livello dell’acqua è salito piano piano e, raggiunti i venti centimetri, non c’è stata altra soluzione che prima chiudere il tratto in ingresso. E poi anche quello in uscita.

Il 18 Marzo 2022 si è finalmente riunita la III Commissione Lavori Pubblici del X Municipio. Commissione che ha deciso… di non decidere!

Esisterebbe infatti la possibilità di intervenire rapidamente, evitando di bandire una gara pubblica con i suoi tempi biblici, tramite un affidamento diretto ad una ditta che già lavora per il Municipio. Ma ancora non è stato quantificato nel dettaglio il danno per poter procedere in tal senso… a più di un mese dal furto 😬

È stato proposto di far intervenire la protezione civile per svuotare il sottopasso. Ma sembrerebbe che tali interventi avvenghino solo in via emergenziale, mentre nel nostro caso la pompa idrovora dovrebbe lavorare costantemente…. a più di un mese dal furto… 😬

È stato proposto di installare due pompe temporanee ma alla proposta non è stata data risposta, procedendo come nulla fosse con la discussione… a più di un mese dal furto 😬

Conclusione: il tutto non può essere sbrogliato facilmente dalle figure convocate in commissione e sarà sottoposto alle figure apicali dei vari dipartimenti interessati onde velocizzare l’operazione… a più di un mese dal furto 😬

Speriamo comunque che l’aver ottenuto questa riunione della Commissione da parte della Associazione Fermata Giardino di Roma e del Comitato di Quartiere sia di sprone a concludere velocemente le valutazioni. Due comunque le notizie positive che sono emerse da questa riunione. La prima è che, una volta iniziati i lavori di ripristino, non sarà necessario attenderne la conclusione per ottenere la riapertura del sottopasso. Sarebbe allestito infatti fin da subito un impianto provvisorio che consentirebbe a due delle otto pompe di funzionare. La seconda notizia positiva è che verrà allestito già da lunedì 21 marzo un impianto di allarme e di illuminazione dell’area che dovrebbe evitare il ripetersi del problema.

Qui sotto comunque vi metto il video della riunione, che trovo istruttivo per comprendere appieno come funzioni il confronto tra le parti politiche e tecniche del Municipio.

Update 23 Marzo

In data 23 Marzo 2022, a seguito della riunione della III Commissione Lavori Pubblici del X Municipio, è stato deciso di svuotare i tratti allagati del sottopasso per poter valutare la possibilità di riaprire la viabilità per poi procedere al ripristino dell’impianto.

Update 19 Aprile

Finalmente si è tenuta in data 19 Aprile la seconda riunione della Commissione Lavori Pubblici del X Municipio dedicata al problema del sottopasso.

Sunto estremo della riunione. In linea di massima per ripristinare i dieci quadri elettrici ed i camminamenti in rame si stima una spesa che oscilli tra i cento ed i duecentomila euro. A questa spesa andrà poi aggiunta quella per la progettazione e la messa in opera. La spesa complessiva dovrà essere sostenuta dal solo Municipio X, senza alcun apporto dal Comune (intervenuto nella riunione nelle vesti del SIMU, il Dipartimento Coordinamento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana). Questo perché sembra che il sottopasso sia l’unica opera del suo genere in tutta Roma a non essere stata ancora ceduta al Comune dal nostro Municipio.

Il Municipio, nella veste del Direttore della Direzione Tecnica, l’ingegner Sica, ha affermato di aver terminato la risistemazione dell’impianto, per poterlo così cedere al SIMU, proprio poco prima del furto. Bene. Vien da chiedersi però in cosa mai sia consistita questa risistemazione, visto che non ha previsto l’installazione dell’illuminazione e dell’impianto antifurto in un sito che per la sua natura viene preso di mira per sottrarne il rame?!? 🤷🏻‍♂️

Il Municipio X quindi dovrà procedere alla stima effettiva del danno ed accendere un mutuo onde poter poi bandire una gara per poter assegnare l’appalto. fatto ciò, la tempistica del ripristino dell’opera è stata stimata in un mese di lavori…

Nella riunione sono state anche esplorate alcune soluzioni temporanee.

  1. L’invio di autobotti onde drenare alla bisogna il sottopasso. È stata valutata come un’operazione fattibile ma comunque legata alla verifica dei costi e soprattutto che necessiterebbe di un monitoraggio giorno per giorno per evitare situazioni di pericolo legate alla variabilità meteorologica.
  2. L’installazione di una pompa volante. Tale opera è stata ritenuta non fattibile perché le idrovore installate nel sottopasso in realtà spostano l’acqua in una vasca di raccolta sita al di là della ferrovia. Da questa vasca poi altre idrovore sversano l’acqua nel fiume. Quindi un’operazione rapida come quella immaginata non sarebbe fattibile.
Update 24 Aprile

Per giovedì 28 Aprile, ore 18,30, un gruppo di associazioni di quartiere di vario genere ha indetto una Assemblea Pubblica per informare i cittadini sulla situazione del sottopasso di Via di Fiumalbo. Lo scopo dell’assemblea non è solo quello di informare gli abitanti del quartiere sulle cause della chiusura del sottopasso, ma soprattutto quello di concordare le modalità di protesta da adottare per far passare il Munipio X e/o il Comune di Roma Capitale dalle mere parole di questi mesi ai fatti. Volantini per pubblicizzare l’Assemblea sono stati affissi su tutti i portoni del quartiere e notizia ne è stata data sui vari social network.

Update 27 Aprile

Colpo di scena! Probabilmente preoccupati dalla mobilitazione dei cittadini del quartiere, i responsabili del Comune e del Municipio X hanno fatto si che il sottopasso venisse temporaneamente riaperto. Come dichiarato da Guglielmo Calcerano, Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio del Municipio X, e da Leonardo Di Matteo, Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità sempre del Municipio X, grazie all’intervento di ACEA-ARETI una parte del sistema di drenaggio delle acque è stato ripristinato, il sottopasso prosciugato e successivamente ripulito dalla fanghiglia grazie all’intervento di AMA, per essere finalmente riaperto.

L’intervento resta comunque temporaneo e confida sul mantenimento del bel tempo. Ragion per cui l’Assemblea Pubblica di giovedì 28 Aprile è stata confermata così da informare i cittadini sulla vicenda nel suo evolversi e stabilire le azioni da intraprendere affinché l’impianto di drenaggio venga riparato definitivamente quanto prima.

Update 28 Aprile

Alle 18,30 come previsto si è tenuta l’Assemblea Pubblica indetta dalle varie associazioni di quartiere, coordinatesi per affrontare unitamente il problema, nonostante le diverse finalità statutarie di ognuna. Hanno partecipato un centinaio di cittadini che hanno apposto la loro firma ad una lettera indirizzata al Presidente del Municipio X, Mario Falconi. La lettera richiede un incontro urgente col Presidente stesso per addivenire alla definizione di un cronoprogramma degli interventi necessari al definitivo ripristino delle idrovore del sottopasso. Quello che è emerso dall’Assemblea infatti è che l’intervento di bonifica di ACEA-ARETI sarebbe stato pro bono e che il ripristino effettuato su due delle otto idrovore sia sufficiente solo a contenere l’acqua di falda da sempre presente. Questo espone comunque il sottopasso ad un allagamento casomai le condizioni meteorologiche volgessero al brutto. È stato altresì confermato come ad oggi non sia stato ancora quantificato esattamente l’ammontare del danno. Le associazioni inoltre si sono impegnate a richiedere anche una riunione congiunta delle Commissioni Lavori Pubblici di Municipio X e del Comune di Roma onde chiarire definitivamente di chi sia l’effettiva competenza sui lavori. Questo perché il SIMU si sarebbe detto non competente in quanto riterrebbe i lavori “straordinari”, mentre sono state espressi pareri che li indirizzerebbero come “ordinari” e quindi rientranti nell’accordo quadro tra il SIMU stesso ed i Municipi.