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Jean-Michel Basquiat al Chiostro del Bramante

Al Chiostro del Bramante c’è una mostra dedicata a Jean-Michel Basquiat. Ok, chi è Basquiat? Io lo conobbi anni fa leggendo uno dei libri di Corrado Augias: I segreti di New York. Basquiat è considerato uno dei più grandi pittori americani del XX secolo. Uno tra i più importanti esponenti del graffitismo americano. Un artista che, insieme a Keith Haring, è riuscito a portare questo movimento dalle strade metropolitane alle gallerie d’arte. La sua produzione è pari alla sua vita: breve. Ventisette anni bruciati da un’overdose.

Dato che non sono un esperto di (e neanche impazzisco per) questa corrente artistica, vi riporto gli elogi della critica. “Le sue opere attingono alle più disparate fonti, i suoi mezzi espressivi creano un linguaggio artistico originale e incisivo, che punta ad una critica durissima alle strutture del potere e al razzismo. Orgoglioso delle sue origini afro-americane, Basquiat infonde nelle sue opere quel carattere drammatico, quell’energia e quella determinazione di denuncia sociale, che aprirà una strada alle future generazioni di artisti neri.

La sua produzione sintetizza astrattismo e figurativismo neoespressionista, la sua febbrile e incessante ricerca produce opere dal tratto talvolta viscerale, materico, tribale. Utilizza la pittura, ma soprattutto la scrittura, una presenza costante nelle sue opere, che spesso ne costituisce il tessuto. Basquiat ha usato e trasformato la parole in contesto come segni grafici e significanti – come versi che risuonano al ritmo del suo battito interiore.”

 

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