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Sezione Comitato

La comunicazione è un’arte e ci insegna che spesso il nostro prossimo dà più importanza al contenitore che ai contenuti.

Stò riflettendo molto sull’argomento in questo periodo e ho deciso che per me è arrivato il momento di una sana autocritica sulla capacità del Comitato di Quartiere di trasmettere al pubblico l’enorme mole di lavoro portato avanti nei due anni da chè è stato fondato.

Quando allestimmo il sito internet del Comitato di Quartiere avevamo un deficit di informazioni pauroso. Le informazioni sono potere e, forse per questo, al tempo, nel 2007, quasi non ci era stato detto che non siamo gestiti dal Comune di Roma, ma da un Consorzio privato. Consorzio di cui nessuno al rogito ci aveva fornito lo statuto o dei riferimenti certi. Un’entità astratta per noi, che condizionava pesantemente le nostre vite. Senza che noi potessimo metter voce in capitolo.

Da allora ad oggi grazie al Comitato di Quartiere molto è cambiato. Non per altro perchè ora il Consorzio risponde direttamente ai cittadini del proprio operato, con una contabilità trasparente e certa, ascoltando e risolvendo, quando possibile, le richieste di tutti noi.

Questo abbiamo fatto nel Comitato di Quartiere ed altro ancora. La comunicazione però è rimasta il nostro tallone d’Achille. Il nostro sito è rimasto quello che era, scarno, essenziale, zeppo di documenti importanti. Ma poco fruibile da chi velocemente vi approda e non ha nessuna intenzione di leggere le fonti delle notizie che gli vengono date.

Questo deficit di informazione ha portato ad un paradosso che mi ha spinto ad affrontare di petto il problema.

Il paradosso è sorto quando un privato cittadino, referente di un’associazione politica, l’Associazione Teorema, propaggine del Partito Democratico, ha deciso di interessarsi dei problemi del quartiere in cui vive dal 2001.

Meritevolmente ha lanciato una raccolta firme via web per richiedere l’allontanamento dall’abitato delle antenne radiomobili. Già da tempo stavamo lavorando sull’argomento e con piacere stiamo collaborando per tentare di raggiungere quest’obiettivo.

Poi però la sua azione ad ampio raggio s’è subito interrotta quando s’è scontrato col problema dei problemi. Ha raccolto circa 150 firme per richiedere alla polizia Municipale un attraversamento pedonale su Via Troisi. In un territorio che il Comune di Roma non gestisce. Abita quì dal 2001 e scopre solo nel 2009 che vive in un Consorzio privato.

Distrazione, forse. Ma non è la prima volta che mi vengono poste domande, o leggo discussioni su vari siti, le cui risposte sarebbero nei documenti liberamente scaricabili dal sito del CdQ. E’ il grosso problema della moderna società aperta. Un eccesso di informazione disponibile si traduce in un deficit di informazione percepita.

Ho deciso allora di seguire due strade.

La prima di emergenza, ampliare cioè la sezione del mio blog dedicata al quartiere con una sezione dedicata a ciò che ha fatto e che stà facendo il Comitato. Essendo parte di un blog, più che i fatti nudi e crudi è il mio racconto di come ho vissuto lo svolgersi dei fatti stessi. Il tono è colloquiale, ma almeno si legge piacevolmente. Spero… 🙂

L’altra azione che ho intrapreso è volta a rinnovare il sito del Comitato. Anche se ha al momento poco tempo da dedicarvi, un nostro collaboratore che conosce bene il linguaggio php stà sviluppando un nuovo sito. Questa nuova piattaforma permetterà sempre di accedere ad un archivio di documenti, fondamentale per chi volesse veramente impegnarsi nell’aiutarci a risolvere i vari problemi del quartiere. Ma in più ci permetterà di illustrare sinteticamente ed efficacemente lo stato dell’arte delle varie tematiche, di gestire un forum, una newsletter ed altro ancora. L’unica cosa che non farà sarà il caffè. Ma quello è un’arte! 🙂