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Il CdQ che vorrei

Ho inserito l’indirizzo del mio blog nell’autopresentazione della mia candidatura nel prossimo Comitato di Quartiere. In effetti il breve spazio disponibile sul modulo poco può aiutare a presentarsi adeguatamente. Allora ho pensato opportuno scrivere un articolo che riassumesse cosa ho fatto nel passato CdQ e con chi l’ho fatto ed il perché io e altre persone vi chiediamo di darci nuovamente fiducia.

Ho fatto parte del Comitato di Quartiere per tre anni. Con me hanno condiviso questa avventura tante persone. Alcune nel tempo si sono alternate come consiglieri del CdQ. Tante altre hanno collaborato quando volevano e potevano come esterni. Quello che abbiamo realizzato lo riassunto in questa sezione del mio sito. Se poi foste interessati a verificare o approfondire gli argomenti vi rimando al sito ufficiale del CdQ, dove potrete scaricare tutti i documenti di cui possiate aver bisogno.

Comunque per essere breve dirò che tutte queste persone hanno fatto si che il progetto della fermata metro arrivasse a 2/3 del suo iter – restò famosa la volta che ci accorgemmo che nel convocare la Conferenza dei Servizi in Regione si era omesso proprio il dipartimento che avrebbe dovuto garantire la copertura economica del progetto… Abbiamo fatto aprire le strade rimaste chiuse tra Via di Fiumalbo e Via Modugno. Abbiamo, insieme a tanti comuni cittadini, fatto rimuovere l’antenna Vodafone dal centro del quartiere, abbattuto enormemente le spese consortili (anche se ancor oggi poco siamo riusciti ad incidere per diminuirne i problemi di morosità diffusa). Abbiamo fatto si che avvenisse il collaudo delle opere di urbanizzazione del quartiere, cosicché esse possano essere cedute al Comune. Fatto modificare il tragitto dell’autobus 013 per renderlo più interno al quartiere e guadagnare una fermata in più. E tanto altro in effetti… ma avevo detto che sarei stato breve! 🙂

Cosa resta da fare? Molto sicuramente.

Veder costruita la fermata del trenino. Allontanare dalle abitazioni l’altra antenna radiomobile, quella Wind su Via di Malafede. Veder sorgere nel quartiere un centro civico che possa riunire in se varie funzioni. Completare la cessione delle opere di urbanizzazione al Comune e così portare a fine naturale il Consorzio. Immaginare e far nascere un nuovo consorzio che gestisca privatamente il verde pubblico (cliccando sul link vedrete una bozza di statuto). E, perché no? Spingere per avere un collegamento diretto con Vitinia, tramite un ponticello sul fosso di Malafede, che unisca Via Troisi con Via di Sarsina.

Delle persone quindi che hanno collaborato per ottenere qualche risultato, risultati che a noi sono sembrati enormi conquiste, ma che per i nostri denigratori sono poca cosa, alcune hanno deciso di continuare questo impegno.

Paolo Lucciola, Antonio Gliro, Roberto Zambrotti, Antonio Lavorato, Maurizio Vinci, Giuliano Morezzi.

La nostra linea guida in questi anni è sempre stata di rimanere distinti e distanti dalla politica militante. Troppo spesso i comitati di quartiere vengono sfruttati come trampolino di lancio per carriere politiche, senza apportare nessun vantaggio alla comunità.

Ovviamente in vista di queste elezioni anche da noi, come mosche attirate dal miele, persone che così interpretano la vita si sono candidate per entrare a far parte del Consiglio Direttivo.

Si distinguono facilmente per caratteristiche comuni. L’essere a capo di associazioni di cui costituiscono gli unici membri (quantomeno visibili) ed l’essere sempre pronti a ricorrere proni alle richieste di visibilità dei politici delle loro aree di riferimento: raccolte firme, convegni, appelli…

E’ un modo vecchio di far le cose, il modo che ha portato questo paese allo sfascio. Tant’evvero che in questi anni queste persone nulla hanno ottenuto per la comunità dai loro referenti.

Senza contare che schierarsi quando si occupano questi ruoli può solo creare difficoltà alla propria azione. Se prendiamo una posizione politica e militiamo attivamente a favore di quella, poi come ci relazioneremo con le istituzioni se fosse l’opposta parte politica a gestirle?

Nel mezzo ovviamente si sono candidate tante brave persone che vogliono solo dare un contributo a risolvere qualche problema. Auguro a loro di farcela ad entrare nel Consiglio Direttivo del CdQ 🙂

E confido che la saggezza di chi andrà a votare possa fare in modo da lasciar da parte i rappresentanti di quel vecchio modo di fare che tanti danni ha causato al nostro paese.